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A Barcellona non sono tutti contenti che Lionel Messi sia rimasto

La crisi economica che ha investito anche i club a causa della pandemia obbliga le società a rivedere i budget e a tagliare i costi di gestione. Al Barcellona non è bastato liberarsi di contratti pesanti (Vidal, Rakitic, Suarez) e quando nell’estate scorsa Messi è rimasto in blaugrana non tutti l’hanno presa bene.
A cura di Maurizio De Santis
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Quando Lionel Messi ha deciso di restare a Barcellona non è stata una bella notizia per il club. I tifosi hanno tirato un sospiro di sollievo, perché privarsi della stella più luminosa avrebbe compromesso del tutto qualsiasi ambizione di vittoria. Ma il peso economico del sei volte Pallone d'Oro sulle casse dei catalani è tale da renderlo un ‘lusso' anche per una società tra le più ricche e forti al mondo.

Possibile che i blaugrana non possano permettersi il campione argentino? Tra gli effetti (negativi) della pandemia c'è anzitutto il riverbero sui conti dei mancati introiti provocati dalla crisi economica: entro gennaio – secondo alcune stime – i catalani hanno necessità di liberare a budget qualcosa come circa 200 milioni di euro. E i circa 30 milioni all'anno (560 mila euro a settimana) della ‘dieci' sudamericano rappresentano il fardello più pesante. Le cessioni di Arturo Vidal, Ivan Rakitic e Luis Suarez avvenute nell'estate scorsa hanno sì permesso di risparmiare capitali e incassare ma non abbastanza rispetto alle necessità attuali.

Siamo rimasti sconvolti quando abbiamo saputo che Messi non sarebbe andato via – ha ammesso una fonte interna alla società a FourFourTwo -. Sapevamo che la società avrebbe iniziato tagli al budget anche perché il suo stipendio è molto alto. Lo amiamo per quanto ha fatto ma abbiamo famiglie da mandare avanti.

Dove trovare questi soldi? Anzitutto dalla politica dei tagli agli stipendi dei calciatori, dello staff (da quello tecnico alla dirigenza) fino alla riduzione dei costi per il personale. Alla luce di tutto ciò appare difficile – a meno che lo stesso Messi non accetti una decurtazione drastica dell'ingaggio – che possa intervenire un contratto di rinnovo rispetto alla scadenza di giugno 2021.

Qual è la squadra maggiormente accreditata? Una essenzialmente, il Manchester City allenato da Pep Guardiola. Il direttore sportivo dei Citizens, Txiki Begiristain, ha ammesso che il club "lascerà aperte tutte le opzioni" per il futuro e la prossima estate potrebbe essere quella buona.

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