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Irving insiste, no al vaccino: “Faccio quello che voglio e nessuno può dirmi cosa fare”

In una lunghissima diretta su Instagram, Kyrie Irving ha spiegato perché ha deciso di non vaccinarsi, ha risposto a chi dice che così perdere decine di milioni di dollari e ha anche detto di non voler essere incluso nel gruppo dei no-vax. Il giocatore di basket dei Brooklyn Nets non vuole vaccinarsi perché: “Nessuno dovrebbe essere costretto a fare qualcosa che non vuole al proprio corpo”.
A cura di Alessio Morra
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Kyrie Irving è uno dei più forti cestisti della NBA, il suo nome è noto ed è finito in ogni angolo del mondo nelle ultime settimane però non per le imprese in campo, ma perché Irving ha deciso di non vaccinarsi e per questo i Brooklyn Nets hanno deciso di metterlo fuori squadra, proprio a pochi giorni dall'inizio della stagione 2021-2022. L'americano dopo essere rimasto in silenzio per molto tempo ha usato una diretta Instagram per spiegare il no al vaccino: "Non sono anti-vaccino, sono fedele a quello che va bene per me. Sicuramente non voglio ritirarmi".

Ha 15 milioni di follower Irving, che su Instagram in una lunga diretta ha spiegato la sue idee, ha provato a far capire a tutti che lui non è un no-vax, ma non vuole essere costretto a fare il vaccino e ha contestualmente mandato una stilettata alla sua squadra, che a suo dire gli avrebbe promesso che non c'era l'obbligo del vaccino (che però a New York c'è da settimane ndr.): "Nessuno dovrebbe essere costretto a fare qualcosa che non vuole al proprio corpo: ne abbiamo solamente uno. Questa è la mia vita, posso fare quello che voglio e nessuno può dirmi che cosa devo o non devo farci. Il mio obiettivo non era essere dipinto come un eroe, come un cattivo o come uno che va contro gli obblighi vaccinali. Ma nessuno può sabotare la mia voce e portarmi via il potere che ho parlando di certe cose. Mi era stato promesso che ci sarebbero state delle esenzioni e che non sarei stato costretto a vaccinarmi. Non era un problema prima che iniziasse la stagione. L’obbligo vaccinale non era una cosa che avevo previsto e per la quale ho potuto strategicamente decidere quello che sarebbe stato meglio per me e la mia famiglia. Ho scelto di non vaccinarmi, e chiederei a tutti di rispettare la mia scelta. La mia non è una decisione politica, non riguarda la NBA o nessuna altra organizzazione. Riguarda la mia vita e quello che scelgo di fare".

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Il cestista, che ha giocato anche con Boston e vinto un campionato con Cleveland, conferma di volersi sentire libero di fare ciò che vuole dicendo anche di non far parte del gruppo dei no-vax e non vuole essere etichettato in alcun modo: "Io non sono contro i vaccini, non è una questione di schierarsi né da una parte né dall’altra. Il punto è fare quello che sento sia giusto per me. Se avete deciso di vaccinarvi, io vi sostengo. Se avete deciso di non farlo, io vi sostengo. Sono ancora incerto su molte cose, e va bene"

Infine Irving ha risposto anche a chi gli ricorda che non vaccinandosi rischia di perdere decine di milioni di dollari, almeno una metà del suo stipendio (da 33 milioni netti) e l'estensione da 181 milioni propostagli nelle scorse settimane da Brooklyn: "Mi dicono ‘Perderai un sacco di soldi per questa storia’. E quindi? Non è sempre tutto legato ai soldi. È fare quello che è meglio per te. Pensate davvero che io voglia perdere dei soldi? Pensate che io voglia lasciar perdere il mio sogno di inseguire un titolo? A volte però bisogna prendere delle decisioni che possono metterlo a repentaglio. È spiacevole, ma questo è dove siamo nel 2021. Sono un giocatore di pallacanestro vero".

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