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Sospetti infamanti su Jacobs: assolto l’ex nutrizionista che collaborò con il campione olimpico

Sentenza di assoluzione per non aver commesso il fatto di Giacomo Spazzini. È l’ex nutrizionista, che aveva collaborato per un breve periodo con Marcell Jacobs, rispedisce al mittente il fango gettato sulla vittoria olimpica del velocista italiano ai Giochi di Tokyo.
A cura di Maurizio De Santis
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Marcell Jacobs sul podio dei Giochi: mostra commosso la medaglia d'oro vinta nei 100 metri alle Olimpiadi di Tokyo
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Nel corredo accessorio di sospetti e accuse velate c'era di tutto. Schizzi di fango per macchiare il doppio oro olimpico di Marcell Jacobs. Come ha fatto l'italiano, per nulla inserito tra i favoriti, a correre in quel modo, con un tempo ottimo e a salire sul gradino più alto del podio nella gara regina dell'atletica? Cosa c'è dietro l'exploit nei 100 metri piani, la sfida che incorona i figli del vento, e nella staffetta 4×100? Nulla se non fatica, allenamento, sacrificio e impegno. Nulla, che la stampa inglese e americana provò a riempire tirando in ballo ogni cosa, compreso il coinvolgimento in una vicenda giudiziaria che riguardava Giacomo Spazzini, il personal trainer che per un breve periodo di tempo aveva calibrato alcuni aspetti della dieta e dei valori nutrizionali.

Vicenda dalla quale il "consulente per il benessere fisico" è uscito del tutto pulito, prosciolto dall'imputazione per concorso di reati quali esercizio abusivo della professione medica e truffa allo Stato che erano stati contestati a un biologo, Antonio Armiento, che fino a gennaio 2021 aveva lavorato nel suo centro.

Da cosa nascevano le deduzioni errate utilizzate da una parte della stampa internazionale? In realtà il collegamento è sempre stato molto debole al punto che la richiesta di assoluzione "per non aver commesso il fatto" di Spazzini da parte della stessa Procura di Milano cancella ogni illazione infamante sollevata nei confronti del professionista e di Jacobs. Il procedimento era una diramazione di un'altra inchiesta che risale al 2019, condotta su un traffico di ricettari utilizzati anche per farmaci anabolizzanti.

Cosa c'entrava Spazzini? Nulla. Infatti, gli inquirenti hanno stabilito come in realtà fosse lui stesso una vittima della collaborazione con una persona rivelatasi un finto dottore: ovvero, il biologo Antonio Armiento che ha patteggiato la pena a 1 anno e 11 mesi e 20 giorni per aver dichiarato falsamente di essere medico e per una torbida vicenda di ricettari rubati a medici per prescrivere in esenzione antistaminici e diuretici, non anabolizzanti.

Doppio oro olimpico per Marcell Jacobs: il velocista ha trionfato anche nella staffetta 4x100
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Cosa c'entrava Jacobs con Spazzini? Nulla. L'appiglio erano state alcune dichiarazioni dell'imprenditore/consulente per il benessere sui benefici che l'atleta aveva ottenuto grazie ad alcuni suoi consigli. Nulla di sostanziale eppure il procedimento a carico del personal trainer, secondo i media d'Oltremanica e americani, costituiva una zona d'ombra sulla carriera dello sprinter italiano e, in particolare, sull'exploit che lo aveva visto trionfare ai Giochi nel Sol Levante. "Con la sentenza odierna – è il commento degli avvocati di Spazzini, Riccardo Lanzo e Stefano Dapolito, riportato dal Corriere della Sera – il Tribunale ha sancito la totale estraneità personale e di Gd Loft a qualsivoglia comportando scorretto o illegittimo, nonché l’assoluta (e mai contestata dalla Procura) estraneità a presunti traffici di anabolizzanti".

Tutto spazzato via, a cominciare da quei titoli infamanti sul "campione olimpico che non ha corso più", sul vincitore sbattuto in prima pagina e trascinato dai giornali in inglesi nella promiscuità di traffici indiscriminati di anabolizzanti.

Tutto frutto di una ricostruzione fatta con "ipotesi fantasiose" da alcune testate giornalistiche, anche internazionali, compreso quell'indagine che in alcun modo aveva riguardato Jacobs. In quei giorni molto caldi per il battage mediatico il suo agente chiarì: "il rapporto tra lui e Spazzini si è interrotto nel marzo 2021 non appena Marcell è venuto a conoscenza dell’indagine". Marcell ha corso e ha vinto in maniera pulita. E su questo non c'erano mai stati dubbi.

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