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L’Italia cerca il riscatto dopo la delusione olimpica, Paola Egonu guida le azzurre agli Europei

Dopo la sconfitta subita nei quarti di finale del torneo olimpico di Tokyo, la nazionale di Pallavolo femminile dell’Italia torna in campo e proverà a rifarsi nei Campionati Europei, in programma dal 18 agosto al 4 settembre. Nonostante la delusione delle Olimpiadi, l’Italia di Mazzanti con Paola Egonu stella assoluta della manifestazione cerca il successo.
A cura di Jvan Sica
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Alla fine di un’Olimpiade amara e molto strana, perché iniziata con tre vittorie nette e di grande forza contro Russia, Turchia e Argentina, il c.t. del volley femminile italiano, Davide Mazzanti, ai giornalisti ha detto: "Alle ragazze avevo detto: Cercate di staccarvi da tutto quello che vi circonda", sottolineando come tutto il rumore di fondo, che poi si è dimostrato molto poco di fondo, sulla squadra migliore che avevamo portato in Giappone, sulle speranze di oro finalmente per il volley italiano, sulle campionesse dell’Imoco Conegliano pronte a mostrare anche in Nazionale il loro valore, e in particolar modo il rumore a un certo punto anche fastidioso intorno a Paola Egonu, la miglior pallavolista del pianeta, donna del futuro sotto tutti i punti di vista, insignita dal CIO stesso del compito di portare come rappresentante dell’Europa, la nuova Europa, il vessillo del Comitato Olimpico Internazionale, avesse distratto le giocatrici, intente a leggere cosa si stava dicendo di loro, a rispondere chi le criticava, a “likare” chi invece le appoggiava.

Col tempo questa accusa molto leggera in realtà di Mazzanti è andata un po’ scemando, con una serie di errata corrige da parte del tecnico stesso, ma il senso delle sue parole erano però chiare e soprattutto nette per chi doveva davvero ascoltarle. In realtà Mazzanti aveva preso anche la sua parte di colpa su di sé, sottolineando come la scelta di portare una quarta centrale al posto di una schiacciatrice-ricettrice alla fine si è rivelata poco utile. L’idea era avere sempre centrali molto freschi, bravi nell’essere  presenti a muro e anche nell’essere cercati dal regista Malinov oppure Orro, per sgravare dai continui compiti offensivi Egonu. La realtà è stata una ricezione pessima, e questo era un bug che si conosceva nella nostra squadra, che ha dato pochissime possibilità di gioco coi centrali al regista, la quale invece si appoggiava continuamente su Egonu con palloni difficilissimi, che Paola ha spesso sbagliato. Insomma, è andato tutto diversamente dal preventivabile e dallo strategicamente deciso. Mazzanti però ha guardato subito agli Europei che per l’Italia inizieranno oggi e che verranno disputati tra Serbia, Croazia, Romania e Bulgaria. Per le convocazioni ha ammesso i suoi errori, affermando:

I cambi di Folie e Sorokaite erano già stati concordati prima dell’Olimpiade. Sia con Raphaela che con Indre eravamo d’accordo che il loro percorso stagionale terminasse con il torneo di Tokyo 2020. Al loro posto ho voluto chiamare Bonifacio e Nwakalor, due giocatrici che si sono messe in mostra nella VNL e mi è sembrato giusto premiarle: l’Europeo sarà un’occasione per rimettersi in gioco. Le convocazioni di Parrocchiale e Gennari facevamo sempre parte dei programmi, hanno lavorato con il gruppo olimpico per tutto il periodo di preparazione.

Convocare soprattutto Alessia Gennari, l’ultima a essere stata tagliata proprio per portare il quarto centrale a Tokyo, va a sottolineare come una ricettrice serva come il pane a questa squadra. Inoltre pochi giorni prima degli Europei abbiamo perso Caterina Bosetti per infortunio, sostituita da Sofia D'Odorico.

Le avversarie dell'Italia

Insieme alle compagne che già hanno vissuto l’avventura olimpica, saranno loro a sfidare le poche nazionali che davvero possono metterci in difficoltà. Nel girone avremo Bielorussia, Ungheria, Slovacchia, Croazia, guidata dal tecnico dell’Imoco Conegliano, Daniele Santarelli, e Svizzera, avversari a dir poco abbordabili per noi, ma dagli ottavi in poi le squadre da tenere d’occhio saranno la sempre temibile Turchia, allenata da Giovanni Guidetti e piena di giocatrici del Vakıfbank Istanbul e del Eczacıbaşı VitrA, le squadre che spesso sfidano le italiane per la Champions. Di grande interesse sarà poi sempre vedere all’opera Ebrar Karakurt, opposto che dal prossimo anno vedremo in Italia a Novara.

Poi potremmo affrontare la giovane Russia, battuta da noi all’esordio olimpico con un netto 3-0, ma poi capace di ben figurare e arrendersi solo ai quarti contro il Brasile e infine la squadra che più ci ha fatto soffrire in questi anni, battendoci ai Mondiali, agli Europei e alle ultime Olimpiadi, la Serbia. Anche il tecnico serbo Terzic nel suo roster ha operato due cambi, portando con sé anche Stefana Veljković, molto probabilmente all’atto di addio con la Nazionale. Il cuore della squadra però resta lo stesso, con la diagonale Ognjenović-Bošković, capace da anni di farci male. Troveremo le contromosse questa volta? L’Italia si riprenderà in tempo dopo la batosta olimpica? Riusciremo a superare la Serbia e diventare leader almeno in Europa? Sono tutte domande che questi Europei sapranno chiarire.

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