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Golden Globe 2024

Quando Ricky Gervais distrusse i divi Hollywood ai Golden Globe: “Non sapete nulla della realtà”

Era il 5 gennaio del 2020 quando Ricky Gervais apriva la sua ultima edizione dei Golden Globe umiliando la platea composta dai più noti personaggi di Hollywood, puntando il dito contro ipocrisie e contraddizioni morali: “Se l’Isis avviasse un servizio streaming chiamereste il vostro agente, non è vero?”.
A cura di Andrea Parrella
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È il 5 gennaio 2020, la pandemia da Covid non è nemmeno un'ipotesi e dal palco del Beverly Hilton Hotel di Beverly Hills allestito per la 77esima cerimonia dei Golden Globe Ricky Gervais si prepara alla sua ultima edizione da presentatore dell'evento. Lo stand up comedian è già molto più di uno stand up comedian, da poco ha sorpreso con la sua serie Tv After Life, ma ai Golden Globe si guarda a lui con attenzione per quello che è successo nelle precedenti edizioni a lui affidate, nel 2010, 2011, 2012, 2016. Occasioni nelle quali ha spesso bersagliato personaggi illustrissimi del jet set internazionale, ne sa qualcosa Johnny Depp, andando ben oltre il livello di ironia immaginabile e puntando in particolare su fallimenti e ipocrisie, aspetti molto sensibili per i personaggi del mondo dello spettacolo che vivono principalmente della percezione che si di sé.

I Golden Globe del 2020, gli ultimi di Gervais

Ecco che nel 2020 Gervais arriva alla conduzione quasi seccato dall'incombenza di quel ruolo confermato per la quinta volta. Quando sale sul palco accompagna buona parte dei suoi discorsi con un misto di cinismo, sarcasmo e disillusione nei confronti del mondo luccicante che si trova davanti, di fatto un parterre con tutte le più grandi star di Hollywood. "Non mi interessa, tanto è l'ultima volta", specifica ad ogni battuta pesante e in uno dei principali interventi, quello di inaugurazione della serata, Gervais spara letteralmente a zero su tutta la platea facendo emergere le contraddizioni, la vanità e i tabù dello star system parlando direttamente agli sfortunati protagonisti delle sue battute.

Dal rapporto di Leonardo DiCaprio con donne molto più giovani di lui, al flop di alcuni film, il tema Weinstein e gli scandali sessuali, la pedofilia nella chiesa. Uno speech micidiale che genera molte reazioni al confine tra imbarazzo e sorpresa, con il gelo per alcuni passaggi dopo i quali Gervais ribadisce: "Non mi interessa, tanto è l'ultima volta".

Il discorso di Ricky Gervais

Il finale è di quelli che consegnano Gervais alla storia dei Golden Globe e della televisione in generale. Partendo da Apple, con tanto di inquadratura del CEO Tim Cook presente in sala, Gervais dice: "Apple è entrata nel mercato della serialità con uno show (The morning show, ndr) che tratta dell'importanza della dignità di fare la cosa giusta, fatto da una compagnia che sfrutta i lavoratori nelle loro fabbriche". Quindi si rivolge a colleghe e colleghi in sala:

Dite di essere consapevoli, ma le aziende per le quali lavorate, voglio dire, sono incredibili. Apple, Disney, Amazon… Se l'Isis avviasse un servizio streaming chiamereste il vostro agente, non è vero? Quindi, se vincete un premio questa sera non salite qui su utilizzando questo palco per discorsi politici. Non siete nella posizione di dare lezioni al pubblico su nulla, non sapete nulla della realtà. Molti di voi hanno speso meno tempo a scuola di quanto ne abbia speso Greta Thunberg. Quindi se doveste vincere, salite qui su, ritirate il vostro minuscolo premio, ringraziate il vostro agente e il vostro dio e andate a farvi fottere.

Un esempio di satira a dir poco eccezionale, che dimostra come questa forma di composizione, per essere efficace, abbia bisogno del contesto giusto. Qui vediamo un comico, ingaggiato per condurre una serata tra le più importanti sulla scena internazionale, in cui il mondo dello spettacolo celebra essenzialmente se stesso, distruggere quel mondo con un discorso pronunciato davanti ai bersagli delle sue invettive che devono destreggiarsi tra l'imbarazzo e la necessità di sapere incassare il colpo.

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