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Francesco Arca: “Ho il dubbio che la morte di mio padre non sia stata un incidente”

Francesco Arca racconta a Verissimo la scomparsa, improvvisa, di suo padre Silvano avvenuta durante una battuta di caccia. Secondo l’attore non è mai stata raccontata tutta la verità sull’accaduto.
A cura di Ilaria Costabile
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Francesco Arca è stato ospite della puntata di sabato 23 marzo di Verissimo. L'attore si è raccontato nel salotto di Silvia Toffanin, in occasione dell'uscita del suo libro, Basta che torni, in cui parla della scomparsa improvvisa di suo padre Silvano, avvenuta durante una battuta di caccia, quando lui aveva 18 anno. Un evento che lo ha segnato per sempre e sul quale ci sono ancora molti dubbi.

Il racconto di Francesco Arca sulla scomparsa del padre

"Papà era un paracadutista, quando partiva gli dicevo sempre questa frase: ‘Basta che torni' e funzionava perché lui è sempre tornato" racconta Francesco Arca parlando del titolo che ha deciso di dare al suo primo libro, aggiungendo poi alcuni dettagli all'evento che ha cambiato, per sempre, la sua vita. La morte improvvisa di suo padre è stata minata, sin dai primi momenti, da dubbi

Era uscito la mattina presto per andare a caccia e non è mai tornato. C'è stato un presunto incidente durante la caccia. Sono state fatte delle indagini, poi questo è un giudizio del tutto personale, non ho le basi, di legge, per poter dare un giudizio su questa vicenda, umanamente dico che qualcosa è andato storto.

L'attore, poi, rivela di essersi dovuto accontentare di un qualcosa che fosse vicino a quello che poi è realmente successo, ma di non aver mai avuto gli strumenti necessari per comprendere un evento così traumatico:

Secondo me ci hanno raccontato una versione vicina alla verità. Ci sono tantissime incongruenze che sono venute fuori successivamente. Il caso è chiuso, poi mia madre, grazie anche all'appoggio di tutti i militari amici di mio padre, abbiamo riaperto il caso, poi è stato richiuso, te ne fai una ragione, vai avanti, cerchi di capire che nella vita non sempre si può arrivare alla verità. Bisogna accontentarsi di un qualcosa che le si avvicini. Nel mio libro, spero che questo libro possa risvegliare la coscienza di chi era con lui, e che possa arrivare una verità, passandomi la rabbia, l'animosità, adesso ho il cuore tranquillo, mi basterebbe un pizzico di verità. Non sto accusando nessuno, ma il dubbio che non si sia trattato di un incidente c'è.

Parlando del suo libro, perciò, aggiunge alcune considerazioni che accomunano la sua storia a quella di molte altre persone che, per ragioni diverse, hanno dovuto affrontare momenti della vita così difficili:

Immagino quante persone in Italia abbiano vissuto un tragico distacco, delle volte hai delle risposte e delle altre non ce le hai, a quel punto lì ti fai forza, con le persone della famiglia ti unisci ancora di più, stringi legami che diventano impermeabili all'esterno.

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