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Bruno Vespa nel mirino dei 5 Stelle: “Pronta interrogazione sui costi dei suoi programmi in Rai”

Stando a quanto riporta il Giornale d’Italia, il Movimento 5 Stelle, sarebbe pronto a presentare un’interrogazione parlamentare relativa ai costi del programma Cinque Minuti e delle prime serate speciali di Porta a Porta.
A cura di Andrea Parrella
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Bruno Vespa finisce nel mirino del Movimento 5 Stelle. La forza guidata da Giuseppe Conte dovrebbe depositare a breve un'interrogazione parlamentare in commissione di vigilanza per chiedere un approfondimento relativo alla trasmissione Cinque Minuti, il preserale quotidiano condotto da Vespa negli ultimi mesi. Ad anticipare questa possibilità è il Giornale d'Italia.

Stando a quanto riporta il quotidiano, l'interrogazione parlamentare targata 5 Stelle arriverebbe proprio nel giorno in cui il Cda guidato dall'amministratore delegato Roberto Sergio si riunirà per discutere i nuovi palinsesti autunnali che verranno approvati il prossimo 7 luglio a Napoli. L'interrogazione, indirizzata alla Presidente e all’Amministratore delegato della Rai, si concentrerà sui costi complessivi sostenuti per la realizzazione della trasmissione di Vespa sino ad oggi. Non è tutto, perché stando all'indiscrezione de Il Giornale d'Italia, la forza politica punta a sapere anche quale sia stato il costo delle puntate speciali del programma Porta a Porta che sono andate in onda nelle serate del 12, 13 e 14 giugno 2023, dedicate alla figura di Silvio Berlusconi.

Non si tratterebbe di un attacco isolato a Vespa, che nelle ultime settimane era già finito al centro di richieste di chiarimento sull'evento da lui organizzato, il Forum in Masseria, con ospiti politici direttamente nella tenuta di proprietà del conduttore. In quell'occasione i consiglieri di amministrazione Francesca Bria e Riccardo Laganà avevano fatto sapere pubblicamente di aver scritto una lettera rivolta all’ad Roberto Sergio e a tutto il cda, nonché alla commissione stabile per il codice etico, al magistrato della Corte dei conti, al collegio sindacale, al direttore Governance e segreteria societaria e al responsabile Anti-corruzione dell’azienda. Una lettera nella quale si chiedevano appunto dell'opportunità dell'evento stesso e se la copertura televisiva dell'evento non potesse rappresentare un caso di "pubblicità occulta a favore dell’attività imprenditoriale dello storico collaboratore di Viale Mazzini".

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