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Vanessa Incontrada sul ritorno di Zelig: “Avevo voglia di stare con Claudio Bisio. C’è chimica”

Vanessa Incontrada a Passa dal BSMT parla del ritorno di Zelig e del rapporto con Claudio Bisio, collega e amico: “Quando ce l’hanno riproposto non ci abbiamo pensato un attimo. Avevo voglia di tornare, di stare con Claudio. Sul palco abbiamo una complicità che mi piace, che mi diverte”.
A cura di Gaia Martino
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Vanessa Incontrada ospite di "Passa dal BSMT" di Gianluca Gazzoli ha parlato di sé, dagli inizi della sua carriera al periodo di pausa che si è concessa prima di riprendere con gli impegni televisivi: "Dopo alcuni mesi che ho staccato, ripartire mi ha stordito". Sul ritorno di Zelig: "Avevo voglia di tornare nella mia palestra lavorativa, poi avevo voglia di stare con Claudio Bisio".

Il ritorno di Zelig e il rapporto con Claudio Bisio

Vanessa Incontrada a Passa dal BSMT ha parlato del ritorno di Zelig, lo show comico ripartito da giovedì 23 novembre, e del rapporto con Claudio Bisio. "Il programma è l'emblema della comicità, è nata questa amicizia e questo affetto immenso con Claudio. C'è una grossa chimica. Poi ci siamo fermati con Zelig, quando ce l'hanno riproposto non ci abbiamo pensato un attimo. Avevo voglia di tornare nella mia palestra lavorativa, poi avevo voglia di stare con Claudio. Sul palco abbiamo una complicità che mi piace, che mi diverte. La nostra forza è che non ci prepariamo niente, non c'è un autore, è tutto naturale". Si incontrarono per la prima volta prima del suo approdo a Zelig, era il 2003. "Lo incontrai ad una cena, e prima di iniziare Zelig, nel 2003, andavamo 3 o 4 giorni in una casa in campagna, per stare insieme. Raccoglievo l'eredità di Michelle Hunziker, ma ho sempre vissuto con leggerezza le cose".

Il rapporto con Carlo Conti

Da anni Vanessa Incontrada conduce il Wind Music Awards con Carlo Conti. Ospite di Gianluca Gazzoli, la conduttrice ha raccontato del rapporto con il collega: "Non l'ho mai visto agitato. Secondo me lo sa nascondere molto bene. Conoscendolo da tanti anni, so che lui è perfetto, è una macchina. Capisco quando è agitato perché deglutisce. Credo, poi non ho la conferma, che quando fa così è perché è agitato. Lo stimo, lo ammiro moltissimo. Fa un mestiere difficile e come lo fa, lo si identifica subito. Lavorare con lui è stata una grande esperienza. Lui è tradizionale, rigido, io venendo da una scuola come Zelig, improvvisavo. Io ho dato flessibilità, lui mi ha dato rigorosità".

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