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“Se mi lasci sei morta”: Caiazzo e Foglietta denunciano la violenza sulle donne con frasi tratte da veri casi

A Una, nessuna, centomila, Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo hanno messo in scena le dinamiche della violenza contro le donne, basandosi sulle chat di veri casi ottenute grazie alla Polizia Postale.
A cura di Daniela Seclì
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Nel corso della serata evento di Rai1 Una, Nessuna, Centomila, Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo hanno affrontato il tema della violenza sulle donne. I due attori hanno portato in scena un dialogo tra un uomo violento e la sua vittima e hanno spiegato di essersi ispirati alle vere chat di casi di violenza, che hanno ottenuto tramite la Polizia Postale. Così, è nato uno dei momenti più d'impatto dello show.

Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo: il dialogo sulla violenza sulle donne

Anna Foglietta ha interpretato una donna vessata dal compagno. Massimiliano Caiazzo interpretava il violento. "Quando ti chiamo, devi rispondere subito. Eri in riunione con il capo marketing? Ma io che ne so se è la verità, per me potresti essere in una stanza a fare chissà cosa con chissà chi": è una delle frasi pronunciate da Caiazzo. L'attore ha mostrato come la volontà di controllo si trasforma pian piano in vessazioni e violenza:

Dove ca**o sei? Sei alla festa? E perché hai tolto la geolocalizzazione? Stai a fare la z***ola in giro con le tue amiche? Perché non mi riesci a dare quello che ti chiedo. La verità è che non apprezzi nulla.

Anna Foglietta, che interpreta la donna abusata, tenta di arginare la violenza dell'uomo fino a quando prende coraggio e lo lascia. Qui scatta la furia di lui:

Vuoi lasciarmi? Succede un macello, io ti faccio pentire. Vai dalla Polizia? E cosa dici? Lo denuncio perché mi ama? Allora sai cosa facciamo? Prendiamo le tue foto e le mettiamo in rete così tutti quanti vedono che schifo di donna sei.

La donna denuncia e lui torna alla carica parlando impropriamente di amore. Lei tiene le distanze: "Sei un mostro" e lui replica: "Tu sei morta, è troppo tardi". Così. Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo si prendono per mano e spiegano:

Non è troppo tardi, la violenza contro le donne da parte degli uomini è trasversale e si caratterizza per una serie di dinamiche ricorrenti. Se anche tu sei in una relazione tossica puoi salvarti, se anche tu hai un uomo che ti controlla, quello non è amore. Chiamate il 1522.

Ispirato alle chat di veri casi di violenza

Anna Foglietta e Massimiliano Caiazzo, sui rispettivi profili Instagram, hanno dichiarato di avere costruito il loro discorso contro la violenza sulle donne basandosi su frasi tratte da chat di veri casi di violenza. L'attrice ha spiegato:

Abbiamo ricevuto il supporto della Polizia Postale che ci ha fornito stralci di chat vere dove si evidenzia la modalità ricorrente nelle dinamiche di coppia tra uomini e donne. Una modalità manipolatoria, di controllo mascherato da accudimento, di possesso mascherato da amore. Tutte le donne che riconosceranno nelle nostre parole dei punti di contatto con le storie che stanno vivendo devono prestarci attenzione.

E Massimiliano Caiazzo le ha fatto eco: "Quando con Anna Foglietta ci siamo messi a tavolino per la scrittura di questo testo, ci siamo ispirati a delle vere chat mandateci dalla polizia postale. Trasversale in ogni stralcio di chat era questa sensazione di oppressione data da un certo tipo di controllo e manipolazione mascherata. Un amore schiacciato dalla paura e dall'insicurezza che non riusciamo ad accettare. C’è un confine sottile tra cura e manipolazione".

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