1.188 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Orietta Berti: “Mia madre mi mandò a lavorare in fabbrica, non voleva facessi la cantante”

Dai primi lavori in fabbrica, spinta dalla madre che non credeva potesse affermarsi nella musica, all’incontro fortunato con un autore che le avrebbe cambiato la vita: Orietta Berti racconta il suo percorso verso il successo.
A cura di Stefania Rocco
1.188 CONDIVISIONI
Immagine

Orietta Berti avrebbe fatto l’operaia in una fabbrica tessile se le insistenze del padre e il fortunato incontro con l’autore musicale Giorgio Calabrese non le avessero cambiato la vita. Lo racconta la cantante in un’intervista al Corriere della sera rilasciata alla soglia dei suoi 80 anni, che festeggerà giovedì 1 giugno. “Non avrei mai intrapreso questo lavoro. Ero molto timida, poi, negli anni 60, non era percepito come un qualcosa di serio: fai la cantante? Ma dove vai… invece mio padre credeva molto in me e mi mandò a scuola di canto: mi aiutò nel trovare sicurezza”, racconta Orietta ripercorrendo i suoi esordi.

Orietta Berti e la morte del padre: “Mia madre mi mandò in fabbrica”

La scomparsa del padre spinse la madre di Orietta a cercare per la figlia una strada diversa, più stabile rispetto a quella musicale, ancora priva di certezze: “Iniziai a fare concorsi di voci nuove. In uno c’era in giuria Giorgio Calabrese, un autore importante che mi consigliò di fare dei provini nelle case discografiche di Milano: mi procurò lui gli appuntamenti. Con mio padre andammo in giornata e ne girammo diversi. Ma, poco dopo, papà venne a mancare”. Trovato lavoro in fabbrica, fu Calabrese a riportarla sulla strada della musica:

Mia mamma era una donna pratica, gestiva la pesa comunale. Lei non credeva in questa strada, così mi fece frequentare un corso per stilisti, visto che nelle nostre zone c’era il boom delle case di abbigliamento. Pensavo che quella sarebbe stata la mia vita, solo che dopo un anno Calabrese, non sentendo più mie notizie, si interessò e chiamò il bar del paese, perché noi non avevamo il telefono. “Perché non ti sei più fatta sentire? I provini sono andati bene”, mi disse. Gli spiegai che mamma non voleva più che facessi quel lavoro e lui il giorno dopo si fece trovare a Cavriago: la convinse a non mandarmi in fabbrica, dove nel frattempo aveva trovato un posto per me. […] Volevo fare la maestra d’asilo ma sarei finita sicuramente in una di quelle fabbriche d’abbigliamento, vista la tenacia di mia mamma, arrivando alla pensione. Certo, Osvaldo ci sarebbe stato comunque. Non ho dubbi, lo avrei incontrato senz’altro.

L’incontro con Osvaldo: “Pensai fosse antipatico”

Orietta racconta anche l’incontro con Osvaldo, l’uomo che sarebbe stato l’unico della sua vita: “Io e i miei amici eravamo andati con la corriera alla fiera del suo paese. L’ho visto tra le bancarelle, me l’hanno presentato e mi sembrava molto più grande di noi per i suoi modi di fare seri… aveva un soprabito alla Humphrey Bogart”. Ma i primi approcci di Orietta caddero nel vuoto:

Gli dissi che se voleva potesse venirmi a trovare, che gli avrei fatto un caffè. “A me non piace il caffè” rispose. “Ma guardi che io lo faccio particolare, ci metto dentro il cioccolato”. “Ma a me non piace neanche il cioccolato” . “Com’è antipatico”, avevo pensato. Solo che qualche giorno dopo venne a trovarmi e mi portò anche un pezzo di formaggio. A mia nonna questa cosa fece simpatia ma poco dopo mi chiamò in bagno e mi disse di non dargli troppa corda perché era molto magro. “Mi sa che non è sano”.

Il rapporto tra Orietta Berti e Osvaldo: “Non passione, ma coccole”

Infine, a partire dalle dichiarazioni dell’amica Iva Zanicchi a proposito del sesso, Orietta conclude: “Nel mio caso non direi passione, ma amore, tenerezza, coccole… ognuno vive l’età alla sua maniera. Quando ho fatto la serie Quelle brave ragazze, Sandra Milo mi raccontava della sua vita molto piena di amori, meravigliandosi che io avessi avuto un solo uomo. ‘Che peccato, non sai cosa ti sei persa’ , mi aveva detto, ma io sono stata felice così".

1.188 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views