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Lee Sun-kyun indagato per droga, due mesi prima di morire: “Chiedo scusa a chi ha creduto in me”

L’attore sudcoreano Lee Sun-kuyn, trovato senza vita nella sua auto mercoledì 27 dicembre, era da diversi mesi sotto indagine della polizia per uso di droga. L’ultimo interrogatorio si è svolto il 23 dicembre, intanto già ad ottobre chiedeva scusa a familiari e fan per averli delusi.
A cura di Ilaria Costabile
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L'attore sudcoreano Lee Sun-kyun, trovato senza vita nella sua automobile, nella mattina di mercoledì 27 dicembre, era già da qualche mese nel mirino della polizia perché sospettato dell'uso di droga. In un video dello scorso ottobre il 48enne, diventato famoso per il suo ruolo nel film Parasite (premio Oscar nel 2020), porgeva le sue scuse a familiari e fan per essere stato coinvolto in queste indagini che avevano offuscato la sua popolarità, dal momento che le leggi sudcoreane in merito all'uso di droga sono tra le più restrittive e severe al mondo. Anche per questa ragione si presume che l'attore possa essersi tolto la vita e l'ipotesi di un suicidio si farebbe sempre più concreta.

Le indagini della polizia su Lee Sun-kyun

Stando a quanto riportato dalla CNN, Lee Sun-kyun era stato interrogato dalla polizia per ben tre volte da ottobre, in merito al possibile consumo di cannabis e altre sostanze psicotrope. L'ultimo interrogatorio era avvenuto lo scorso 23 dicembre, quando l'attore era stato trattenuto 19 ore dalla polizia, per poi essere rilasciato il giorno successivo, quindi due giorni prima del decesso. Durante le indagini portate avanti dalle forze dell'ordine sudcoreane, i test ai quali era stato sottoposto il protagonista di Parasite avevano dato tutti esito negativo.

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Secondo quanto riferito dalla polizia di Incheon, che ha trovato il corpo senza vita dell'attore, quest'ultimo aveva dichiarato di essere stato indotto, in maniera ingannevole, all'utilizzo di droghe e di essere stato ricattato dalla persona che lo aveva precedentemente ingannato. Lee Sun- kyun aveva anche sporto denuncia nei confronti dell'uomo che lo stava ricattando e a seguito delle indagini sono stati arrestati un uomo e una donna. Inoltre, il giorno prima del suo ritrovamento, gli avvocati del divo avevano manifestato alla polizia la richiesta del loro assistito, ovvero essere sottoposto alla macchina della verità, insieme ad altre due persone coinvolte nelle indagini.

Il video di scuse a familiari e fan

Sebbene la polizia avesse fatto il possibile per non far trapelare informazioni circa le indagini su Lee Sun-kyun, come prevede anche la legge sudcoreana, secondo cui è vietato diffondere notizie senza che ci sia un effettivo capo d'accusa, lo scandalo sull'uso di droghe da parte dell'attore era già scoppiato.

In un video, diffuso lo scorso ottobre, e riportato dal Corriere della sera, l'attore sudcoreano chiedeva scusa alle persone che aveva deluso con il suo comportamento:

Prima di tutto, chiedo sinceramente scusa per il gran dispiacere che ho causato alle persone che ho coinvolto in un incidente così spiacevole. Mi inchino e chiedo scusa a tutti coloro che hanno creduto in me e che mi hanno supportato.

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