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È morto Jonnie Irwin, il conduttore britannico aveva 50 anni ed era malato terminale di cancro

È morto il conduttore britannico Jonnie Irwin. Aveva 50 anni ed era malato terminale di cancro. Aveva ricevuto la diagnosi di tumore ai polmoni nel 2020. A darne notizia la moglie Jessica Holmes, con un toccante messaggio su Instagram. Oltre a lei, lascia tre figli: Rex, Rafa e Forma.
A cura di Elisabetta Murina
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È morto Jonnie Iriwn. Il conduttore britannico, volto del programma A place in the sun, aveva 50 anni e da tempo combatteva contro un tumore ai polmoni. A dare l'annuncio della sua scomparsa è stata la moglie Jessica Holmes con un messaggio su Instagram.

La notizia della morte

È stata la moglie del noto conduttore, Jessica Holmes, ad annunciare la scomparsa del marito con un toccante messaggio sui social, pubblicato nella serata del 2 febbraio. A Irwin era stato diagnosticato un cancro ai polmoni in stadio avanzato, con metastasi al cervello. Nonostante la sua delicata situazione di salute, aveva cercato di tenere i figli, Rex di quattro anni e Rafa e Forma di due, all'oscuro della malattia.

"Un’anima davvero straordinaria, ha combattuto coraggiosamente contro il cancro con forza e coraggio incrollabili. Jonnie ha toccato la vita di così tante persone con la sua gentilezza, calore e spirito contagioso", ha scritto la donna mostrando una loro foto insieme. Poi ha continuato chiedendo privacy per la loro famiglia in un momento così delicato: "Mentre ricordiamo i bellissimi momenti condivisi con lui, celebriamo una vita ben vissuta e un’eredità che sarà impressa per sempre nei nostri cuori. Sarà scomparso dalla nostra vista, ma il suo amore, le sue risate e i suoi ricordi continueranno a vivere".

Il testamento digitale di Jonnie Irwin

Jonnie Irwin ha sempre lottato con coraggio contro la sua malattia, raccontandola sui social e cercando anche di lasciare un ricordo di sè alle persone che lo amano. In particolare, il pensiero è stato per i tre figli, Rex, Rafa e Forma, ancora piccoli, che per scelta non aveva informato della sua delicata situazione di salute. Così, negli ultimi mesi di vita, il conduttore si era impegnato nella creazione di un testamento digitale, vale a dire nella registrazione di videomessaggi con cui poter parlare ai familiari anche una volta che non ci sarebbe più stato. "È incredibile pensare che anch'io potrei parlare con mia moglie e i miei figli dopo la mia morte. La mia diagnosi mi ha tolto molto, ma mi ha dato la capacità di prepararmi", aveva raccontato.

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