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Natasha Stefanenko: “Nata in una città segreta. Mio marito? Scommise di portarmi a letto in 48 ore”

Natasha Stefanenko si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera: dalla nascita in una città russa “che non era segnata nemmeno sulle mappe”, alla carriera da modella arrivata quasi per caso, poi la tv e l’amore per suo marito Luca Sabbioni.
A cura di Elisabetta Murina
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Natasha Stefanenko si è raccontata in una lunga intervista al Corriere della Sera. Dalla nascita in una città russa "che non era segnata nemmeno sulle mappe", alla carriera da modella arrivata quasi per caso, poi la tv e l'amore per suo marito Luca Sabbioni, nato in modo un pò particolare.

L'infanzia nella città fantasma S-45

Stefanenko ha raccontato di essere nata e cresciuta in una città "segreta" chiamata S-45, a 250 chilometri da Ekaterinburg, "che non era segnata nemmeno sulla mappa". Ripensando al luogo in cui è nata, la modella oggi la descrive così:

Una cosa inquietante a pensarci: era circondata da mura e filo spinato, allarmi ovunque, pattugliata da militari armati, ogni 100 metri c'era un cane lupo legato a un filo d'acciaio che correva a destra e sinistra. Si produceva uranio arricchito per le testate nucleari e mio padre lavorava lì. 

Nonostante la città apparentemente fantasma, ha un bel ricordo della sua infanzia, trascorsa senza che le mancasse nulla:

La piscina era la mia seconda casa, c'era lo stadio dove praticare tanti sport: pattinaggio sul ghiaccio, sci di fondo, la slitta che adoravo, andavamo a vedere l'hockey. Io ero proprio felice. È stata un' infanzia e un'adolescenza di amore e divertimento totale, non mi è mancato niente, studiavo, mi divertivo. Mio papà sdrammatizzava con la sua ironia e autoironia, mia madre invece l'opposto, forse per questo stanno ancora insieme.

Gli inizi della carriera da modella

Natasha Stefanenko non pensava che sarebbe diventata una modella. Si è laureata come ingegnere metallurgico e, durante l'adolescenza, non era per nulla sicura del suo aspetto fisico: "Mi chiamavano antennona, prolunga, giraffona, mi facevano sentire brutta e in effetti fino ai 17 anni sono stata proprio bruttarella, non solo per l'altezza. Ero praticamente albina, secca secca, la gambe due stecchini, molto complessata, non sopportavo lo specchio". 

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Poi la svolta a Mosca, dove era andata per frequentare l'università, con la prima vittoria nel concorso The Look of the year: "Se mi dicevano che potevo fare la modella era come se mi avessero detto che potevo fare la prostituta, pensavamo che le ragazze che vendevano il corpo anche solo per una pubblicità erano sceme". Da quel momento ha iniziato a viaggiare per lavoro, arrivando a Milano.

La televisione e l'arrivo della popolarità

Arrivata a Milano, Natasha Stefanenko raggiunge la popolarità grazie a diversi spot, uno in particolare: "Uno scaldabagno. Il claim delle caldaie Riello era: non geli, non scotti più la mano. Lì hanno iniziato a riconoscermi per strada". Poi la televisione, il programma La grande sfida con Gerry Scotti ("è stato meraviglioso, sempre super rispettoso, eccezionale, ma quando è finita mi sono detta: mai più") e l'amicizia con il comico Enrico Bertolino: "È un fratello, buffo, facciamo le vacanze insieme".

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Oggi Natasha Stefanenko è felicemente sposata con Luca Sabbioni, che ha a sua volta un passato nella moda. Il loro rapportò è iniziato in modo un pò particolare: "Fece una scommessa. Mi avrebbe portato a letto nel giro di 48 ore. Anche lui aveva il pregiudizio: russa ma seria non era possibile. Perse la scommessa ma fu bravo a confessarmelo prima che poi tra noi succedesse davvero qualcosa". 

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