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Josh O’Connor: “Sono una persona troppo ansiosa, non penso diventerò una vera star”

Josh O’Connor, l’attore britannico protagonista di Challengers di Luca Guadagnino, ma anche de La Chimera di Alice Rohrwacher si è raccontato in un’intervista in cui ha fatto emergere le sue fragilità.
A cura di Ilaria Costabile
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Josh O'Connor, l'attore britannico protagonista de La Chimera di Alice Rohrwacher, ora al cinema con Challengers di Luca Guadagnino, si è raccontato in una lunga intervista, facendo emergere i lati anche più difficili del suo lavoro. Prima ancora che star del cinema, il 33enne è stato protagonista anche di una delle serie più viste di sempre, ovvero The Crown, in cui interpretava un giovanissimo principe Carlo.

Josh O'Connor e il rapporto con la popolarità

Chiacchierando con la giornalista del The Guardian, Josh O'Connor, che è stato candidato ai David di Donatello come miglior attore protagonista per il film La Chimera, racconta di non sentirsi una star e di non avere nemmeno il temperamento per esserlo: "Non credo di averlo. Non sono io che sono finto umile. Sono una persona troppo ansiosa. Non so se ho questi attributi davvero. Non penso di essere abbastanza forte per essere una star del cinema". In giro per il mondo per il tour di presentazione di Challengers, racconta di essere stanco: "È stato estenuante, confusionario e spaventoso, a volte sconcertante". Però, la centrifuga di queste settimane, gli ha permesso di godersi anche dei momenti indimenticabili:

Ero a Sydney una settimana e io e Mike abbiamo camminato sulla cima del Sydney Harbour Bridge ed è stato fantastico. Oppure ero a Monte Carlo. Non andrei mai a Monte Carlo e mi sono trovato in una stanza d'albergo che non avevo mai visto prima e sono entrato in un casinò. Mi sentivo come se fossi James Bond

Il lavoro con Guadagnino e Alice Rohrwacher

A questo proposito, in merito all'idea di essere coccolato in quanto attore di successo, O'Connor cita proprio Luca Guadagnino che, però, ha collegato il doversi riguardare alla tutela del proprio talento: "Luca una volta mi ha detto che gli attori sono come cavalli da corsa. E affinché il tuo cavallo da corsa sia il migliore possibile, deve essere strigliato, curato e tenuto in una bella stalla". Il 33enne inglese, in realtà, ama la semplicità: i suoi hobby sono la ceramica e il giardinaggio, a cui quando è a casa dedica gran parte del suo tempo. Per questo motivo, alloggiare in un camper per le riprese de La Chimera, non è stato per lui disagevole, anzi:

Qualcuno ha pensato che me ne sarei andato via, per il fatto che alloggiassi in un camper, ma per me era la migliore sistemazione possibile a mia disposizione. Ero proprio vicino al Lago di Bolsena, era così bello. Ho preso il sole, facevo la doccia e restavo al sole, sotto un albero. Quindi facevo docce calde ogni giorno.

Il primo film e l'impatto sulla salute mentale

La sua carriera, e da lì la sua notorietà, è iniziata con un film che è stato importante ovvero God's Own Country, esordio alla regia di Francis Lee. Un lavoro che, però, essendo agli inizi è stato devastante dal punto di vista emotivo e anche fisico. Per prepararsi al ruolo, O'Connor ha trascorso settimane lavorando in un allevamento di pecore nello Yorkshire, costruendo muri di pietra e consegnando agnelli. Perse più di 10 chili, finì in ospedale per una settimana con una flebo.

Mi sono ammalato gravemente. Quel film sarà sempre nel mio cuore e Francis è una grande ispirazione. Ancora adesso. Ma mi è costato molto. E mi ci sono voluti alcuni anni per rendermi conto dell'impatto che aveva avuto sulla mia salute mentale e sul modo in cui lavoravo. E rendermi conto che non sarei in grado di mantenere quel livello di vita e di lavoro approfondito a lungo termine: semplicemente non funzionerebbe.

L'ttore, poi, ha continuato toccando anche un'altra tematica: "L’idea di soffrire per la tua arte è molto attraente. E mi sentivo così in God's Own Country : non è stato bello stare in ospedale per una settimana, ma ricordo che in quel momento ho pensato: ‘Questa è la roba! Le cose stanno così!' È semplicemente bello sentire che stai lavorando sodo, questa è la verità".

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