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Pamela Prati e il caso Mark Caltagirone

Pamela Prati e Mark Caltagirone, il conto del matrimonio finisce in tribunale

Il matrimonio tra Pamela Prati e Mark Caltagirone non è mai stato celebrato ma il lavoro della wedding planner va pagato. Lo stabilisce una sentenza del tribunale di Prato, contro cui la showgirl ha fatto appello. L’udienza è prevista a dicembre.
A cura di Stefania Rocco
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Proseguono gli strascichi legali generati dall’ormai arcinota vicenda del matrimonio mai celebrato tra Pamela Prati e l’insistente Mark Caltagirone. Nei mesi caldi della vicenda – era il 2019 – per quella cerimonia era stata addirittura fissata una data: l’8 maggio. Sono trascorsi più di tre anni da quel momento e le nozze (per l’evidente indisponibilità dello sposo) non sono mai state celebrate. Prati sostiene di essere stata vittima di un ingranaggio crudele che l’ha spinta a credere all’esistenza dell’uomo che professava di amare, le due ex agenti Pamela Perricciolo ed Eliana Michelazzo hanno fornito ognuna la sua versione (“eravamo d’accordo”, sostiene la prima. “Sono vittima anch’io”, racconta invece la seconda). Diverse le denunce prodotte dalle protagoniste e dai personaggi collaterali di questa storia, solo uno – per il momento – il processo da esse scaturito: quello che vede Michelazzo e Perricciolo imputate per sostituzione di persona a seguito della denuncia dei genitori del minore che sarebbe stato utilizzato per impersonare l’insistente Sebastian Caltagirone. A Prato, tuttavia, è stato celebrato un altro processo, legato in questo caso al compenso richiesto dalla wedding planner cui sarebbe andato l’incarico di organizzare le nozze.

La wedding planner chiede 2500 euro, Pamela Prati si rivolge al tribunale

Secondo quanto si legge nella sentenza visionata da Fanpage.it, la wedding planner cui sarebbe andato l’incarico di organizzare le nozze tra Pamela Prati e Mark Caltagirone – poi annullate per ovvie motivazioni – ha chiesto e ottenuto un decreto ingiuntivo nei confronti di Aicos Management Group srls e di Pamela Prati per una somma pari a 2500 euro a titolo di compenso per l’organizzazione delle nozze. Prati si è opposta e, rivolgendosi al tribunale, ha chiesto che l’ingiunzione di pagamento fosse annullata per assenza di documentazione contrattuale e perché sosteneva che il lavoro per il matrimonio mai celebrato fosse stato commissionato da Aicos srls (che non si è mai opposta al decreto ingiuntivo). La wedding planner sosteneva invece di avere avuto contatti diretti con la showgirl per l’organizzazione del matrimonio.

Il servizio sull'abito da sposa di Pamela Prati pubblicato da Gente condiviso dal profilo Facebook "Mark Caltagirone Holding"
Il servizio sull'abito da sposa di Pamela Prati pubblicato da Gente condiviso dal profilo Facebook "Mark Caltagirone Holding"

Il giudice condanna Pamela Prati a pagare, la showgirl ricorre in appello: l’udienza a dicembre

La causa civile promossa da Pamela Prati si è momentaneamente conclusa con la decisione del Giudice di Pace di Prato di respingere la domanda della showgirl e confermare il decreto ingiuntivo. Una sentenza nei confronti della quale Prati ha proposto appello. La prossima udienza è prevista a dicembre.

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