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Michela Persico e Daniele Rugani in crisi: gli indizi e le indiscrezioni sulla fine del loro matrimonio

Tensione tra Michela Persico e Daniele Rugani. Diversi voci e indiscrezioni sostengono che il loro matrimonio, celebrato lo scorso anno, sarebbe in crisi.
A cura di Eleonora di Nonno
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Aria di crisi tra Daniele Rugani e Michele Persico. Ne è sicuro Alessandro Rosica, che tramite le sue storie Instagram fa sapere che "si sarebbero traditi più volte". Al momento si tratta solo di voci e indiscrezioni, ma tra gli indizi a sostegno della tesi c'è il mancato anello di matrimonio al dito di Persico.

Crisi tra Daniele Rugani e Michela Persico: i rumors sulla fine del loro matrimonio

I primi sospetti sulla crisi della coppia sono iniziati per via di una foto pubblicata da Michela Persico su Instagram. La showgirl, infatti, in uno degli ultimi post condivisi sul suo feed avrebbe mostrato la sua mano sinistra priva dell'anello nuziale, alimentando così i sospetti dei fan. Di recente, poi, Rosica ha diffuso il gossip secondo il quale i due si sarebbero traditi ripetutamente. Al momento, i diretti interessati non hanno né smentito, né confermate le voci sulla loro presunta rottura.

La storia d'amore tra Daniele Rugani e Michela Persico

Michela Persico e Daniele Rugani, difensore della Juventus, sono convolati a nozze a Torino a maggio dello scorso anno. Il matrimonio, celebrato in Piazza San Carlo,  è arrivato dopo la romantica proposta al concerto di Calcutta. I due sono una coppia da gennaio del 2016 e nel 2020 sono diventati genitori di Tommaso, il loro primogenito nato il 18 settembre. In un'intervista al settimanale Chi, Persico aveva parlato del loro primo incontro, avvenuto durante un torneo di tennis: lei stava per firmare con la Mediaset, lui stava per passare dall'Empoli alla Juventus. Il caso volle che il suo primo servizio nella redazione sportiva della Rete fosse proprio su di lui:

Così ho cercato materiale su di lui e sono andata a vedere il suo profilo Facebook e ho scoperto che eravamo già amici. Gli ho scritto in privato. All’inizio mi sono detta: "No, un calciatore no". Ma c'erano troppe coincidenze. E poi lui era proprio atipico come calciatore: era semplice, umile, e poi parlava bene, scriveva i messaggi con le "acca" al posto giusto, gli accenti corretti e una grammatica perfetta.

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