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Sea Watch, Luigi Di Maio: “Va convocato l’ambasciatore olandese, che intenzioni hanno?”

La nave Sea Watch 3, entrata nelle acque territoriali italiane con 47 migranti a bordo, diventa un caso europeo. Il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, chiede all’Olanda di trovare una soluzione, in quanto l’imbarcazione batte bandiera olandese: “Ritengo opportuno convocare l’ambasciatore olandese e chiedergli che intenzioni abbia il suo governo”.
A cura di Stefano Rizzuti
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La questione della nave Sea Watch 3 e lo sbarco dei migranti che si trovano a bordo dell’imbarcazione va risolta dall’Olanda, secondo il governo italiano. Lo ha detto in mattinata il ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e lo ribadisce il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio: “Ritengo opportuno convocare l’ambasciatore olandese e chiedergli che intenzioni abbia il suo governo”. Di Maio assicura che la nave, che ora si trova al largo delle coste siciliane, avrà “dal governo italiano supporto medico e sanitario qualora ne avesse necessità, ma la invito ancora a puntare la prua verso Marsiglia”.

In un post su Facebook, il vicepresidente del Consiglio condivide la foto della nave e mostra, cerchiandola, la bandiera che si trova sull'imbarcazione: “Questa nave, come vedete in foto, batte bandiera olandese e si trova ora a pochi chilometri dalle coste italiane”. Per questo motivo, secondo Di Maio, spetta al governo olandese trovare una soluzione per la nave e per i migranti che ci sono a bordo: “Per questo ritengo opportuno convocare immediatamente l'ambasciatore olandese e chiedergli che intenzioni abbia il suo governo. Chiederanno, assieme a noi, alla Sea Watch 3 di andare a Marsiglia o li faranno sbarcare a Rotterdam?”.

Di Maio esclude quindi lo sbarco nei porti italiani, pur senza mai parlare esplicitamente di porti chiusi. E si dice convinto che l’imbarcazione possa sbarcare in Francia o, addirittura, nei ben più lontani porti olandesi. “Noi siamo disposti alla massima collaborazione – assicura ancora – ma la nostra linea sulle Ong non cambia”. Il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, si esprime esplicitamente sul caso della Sea Watch: "Non c'è alcun desiderio di sequestrare i 47 immigrati della Sea Watch. Non vediamo l'ora di farli arrivare, sani e salvi, in altri paesi europei. Nessuno spazio in Italia".

La Sea Watch nelle acque territoriali italiane

La nave Sea Watch nelle scorse ore è entrata nelle acque territoriali italiane, dopo aver ricevuto il permesso dalla Guardia costiera italiana. Il suo ingresso nelle acque italiane è stato consentito a causa del maltempo ma non è stato concesso al personale a bordo né ai 47 migranti soccorsi negli scorsi giorni in mare, di sbarcare in un porto italiano. Ora la lave si trova a largo di Siracusa, a circa un miglio dalla costa a nord di Punta Maglisi, dove è attualmente ormeggiata.

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