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Caso Ruby: l’harem di Silvio Berlusconi e le case del Bunga Bunga

Appartamenti ceduti gratuitamente alle ragazze del Presidente e pieni di giocattoli erotici e gadget del Milan. Si allarga lo scandalo del Bunga Bunga: spogliarelli di vallette della Tv e di consiglieri comunali per compensi in denaro.
A cura di Alessio Viscardi
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Un vero e proprio harem è quello che emerge dagli interrogatori delle ragazze di via Olgettina. Appartamenti di Milano 2 che vengono dati in comodato d'uso gratuito alle ragazze disponibili per il presidente Silvio Berlusconi. Tutto documentato nelle 300 pagine di inchiesta che imputano al Presidente del Consiglio reati quali la concussione e la prostituzione minorile. Tutto parte dal caso Ruby.

Le carte dell'inchiesta sono state spedite a Montecitorio per le autorizzazioni del caso. Ci sarebbero ricostruzioni, dichiarazioni e tabulati telefonici che sarebbero fortemente indizianti della colpevolezza di Silvio Berlusconi, anche per il reato di favoreggiamento della prostituzione minorile (nel caso si provasse che Ruby ad Arcore svolgeva il suo lavoro di escort con diverse persone).

In particolare, le serate a Villa San Martino sono sotto la lente d'ingrandimento dei Pm coordinati da Ilda Bocassini. Sarebbero intervenute numerose vallette televisive, assieme a Ruby Rubacuori. Un modus operanti che si è ripetuto ad Arcore, dove alcune ragazze selezionate venivano accompagnate nella villa presidenziale per cene e festini. Ricordiamo tutti lo scandalo scoppiato con la escort Patrizia D'Addario, portata dal faccendiere Tarantini al presidente Berlusconi per ingraziarselo. Proprio la famosa sera del 25 aprile, in cui la D'Addario viene invitata a trattenersi per la notte nel “lettone di Putin” con il premier, ad Arcore – come risulterebbe dai tabulati telefonici – c'era anche Ruby, allora minorenne.

Ma è sugli appartamenti di via Olgettina 65 che si concentrano le attenzioni degli inquirenti. Questi appartamenti di Milano 2 sarebbero stati dati in comodato d'uso gratuito ad una serie di ragazze vicine al presidente Berlusconi, tutte controllate dal consigliere regionale Nicole Minetti, residente proprio nello stesso stabile. Ruby, in un interrogatorio dell'agosto scorso, chiama gli appartamenti “la casa delle bambole”.

Oltre alla casa, le ragazze verrebbero retribuite da Silvio Berlusconi per le proprie prestazioni sessuali. Il tramite sarebbe Giuseppe Spinelli, cassiere di famiglia, nei cui uffici gli agenti di Polizia giudiziaria hanno tentato una perquisizione, fermati dal fatto che si tratta di locali inaccessibili perché appartenenti alla segreteria politica del Presidente del Consiglio. La retribuzione delle ragazze avveniva in modo preciso: quando c'era un festino “bunga bunga”, lo Spinelli lasciava in una stanza dedicata alcune buste con all'interno somme di denaro che andavano dai 500 ai 10 mila euro per la nottata.

L'harem di Berlusconi in via Olgettina è composto da molte ragazze, che ora girano a volto coperto per non farsi riconoscere dai giornalisti. Gli appartamenti dove vivono appartengono tutti alla stessa società che li ha costruiti. Tra di loro, oggi è stata riconosciuta Barbara Guerra, una delle starlette di Lele Mora già coinvolta nello scandalo Tarantini. Tra le altre 14 signorine coinvolte ci sarebbero Eleonora e Imma De Vivo, attiviste del comitato “Silvio ci manchi” e concorrenti dell'Isola dei Famosi, presentate a Berlusconi da Giggi D'Alessio. Nei loro appartamenti, perquisiti dalla Polizia, sarebbero stati rinvenuti numerosi giochi erotici e vestiti costosi di griffe alla moda, oltre a gadget del Milan.

Il bunga bunga viene descritto da una compagna dell'assessore regionale Nicole Minetti. In una sala dedicata, dopo cena, le ragazze travestite da infermiere e poliziotte ballano attorno a pali da lap-dance. Sono tutte in topless, poi si spogliano totalmente e mimano tra loro sesso lesbico. A questi rituali avrebbe partecipato la stessa Nicole Minetti – come riporta Giuseppe D'Avanzo su Repubblica. Le ragazze che si sono esibite meglio vengono invitate a passare la notte in villa, le alte congedate con due cd di Mariano Apicella ed un gettone di presenza.

Ora Silvio Berlusconi rischia grosso. La procura gli intima di presentarsi entro la settimana prossima per l'interrogatorio di rito, in caso contrario procederà con rito abbreviato anche per favoreggiamento alla prostituzione minorile.

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