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Uomo incastrato nel tunnel, uno degli arrestati specializzato in furti con buco

L’ipotesi è quella di un maxi furto per il giorno di Ferragosto. E mentre l’uomo rimasto intrappolato è ancora ricoverato, proseguono le indagini.
A cura di Beatrice Tominic
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Sono tornati in libertà due degli uomini che stavano scavando il tunnel in via Innocenzo XI, nella zona di Gregorio VII: il giudice ne ha però convalidato l'arresto per resistenza e danneggiamento della vettura dei carabinieri che li ha fermati: il processo è stato fissato il 20 dicembre.

Questi sono soltanto due dei quattro uomini che lo scorso giovedì 11 agosto stavano scavando un tunnel a 5 metri sotto terra rispetto alla strada. Uno di loro, l'uomo talpa che stava scavando il tunnel, è rimasto intrappolato nel buco per 8 ore, a causa di un crollo. Il gruppo, che quando ha allertato i soccorsi si è presentato come un team di operai al lavoro, è formato da quattro persone, due romani e due campani, tutti con precedenti per reati contro il patrimonio, furto e droga: uno di loro, in particolare, ha numerosi precedenti proprio per furti con il buco.

I precedenti: le rapine con il buco

Uno dei due uomini campani, in particolare, ha numerosi precedenti per furti e rapine commessi proprio con il metodo del buco, come si legge in un articolo de il Messaggero: i ladri, seguendo questa tecnica, scavano un tunnel sotterraneo per raggiungere l'obiettivo in cui effettuare il colpo. L'uomo, classe 1965, nei primi anni del 2000 ha fatto parte di una banda specializzata in questo genere di rapine, effettuate soprattutto nel nord Italia: dopo aver preso un locale in affitto, il gruppo scavava un tunnel che li portava alle fogne e, una volta arrivati lì, potevano muoversi in autonomia raggiungendo le banche. I furti, talvolta, avvenivano anche quando i clienti si trovavano all'interno delle sedi da colpire. Ladro professionista, ha mandato a segno anche molti colpi in appartamento.

Anche gli altri erano già noti alle forze dell'ordine: uno per contrabbando di sigarette; il 33enne che è rimasto sul posto e ha allertato i soccorsi, aveva qualche piccolo precedente, mentre il 34enne rimasto intrappolato nel buco precedenti per droga.

L'ipotesi del furto di Ferragosto

Secondo gli inquirenti che si stanno occupando della vicenda, non è escluso che la banda, di ladri e non di operai, stesse lavorando ad un maxi colpo per il giorno di Ferragosto, da effettuato ai danni di uno fra l'istituto di credito, la banca, la posta e il centro scommesse nelle vicinanze, non più lontani di 300 metri dal punto dello scavo. L'edificio che ospita la banca, che si trova a soli 180 metri, si trova in ristrutturazione e con le impalcature a coprire la facciata, per loro sarebbe stato ancora più facile distinguersi. Intanto gli inquirenti continuano a cercare tracce del rapporto fra la coppia di romani e quella di napoletani, forse tenuti d'occhio dai carabinieri già da tempo: alcuni residenti avrebbero ammesso di aver notato già i carabinieri in borghese pattugliare spesso quelle strade. Gli inquirenti, infine, non escludono la presenza di ulteriori complici.

Le condizioni dell'uomo rimasto intrappolato

Mentre la coppia di campani è stata già ascoltata dagli inquirenti (e dice di non conoscere i due romani), gli altri due, denunciati a piede libero per crollo colposo e danneggiamento, non hanno ancora rilasciato alcuna dichiarazione. L'uomo rimasto intrappolato nel tunnel per più di otto ore, inoltre, resta ricoverato in prognosi riservata all'ospedale San Camillo, dove nella giornata di ieri è stato operato per una sindrome da contusioni multiple.

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