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Stazione Termini: due inchieste per stabilire se il poliziotto che ha sparato ha agito correttamente

Cosa sappiamo della sparatoria alla Stazione Termini di Roma dove un agente ha premuto il grilletto per neutralizzare un 44enne con precedenti che brandiva un coltello e che ora è accusato di tentato omicidio. Due inchieste, una della procura e una del Viminale, dovranno stabilire da prassi anche se la scelta del poliziotto di sparare è stata proporzionata e corretta.
A cura di Valerio Renzi
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Cosa è successo nella serata di sabato 19 giugno in via Marsala, proprio al fianco della Stazione Termini? Ma soprattutto: l'agente di polizia che è intervenuto premendo il grillettoe ferendo il pregiudicato di nazionalità ghanese Ahmed Brahim, ha agito correttamente? A capirlo ci penserà l'indagine aperta dalla procura di Roma e, con tutta probabilità, anche un'inchiesta interna del Viminale. Gli agenti sono in superiorità numerica e, come da prassi, dovrà essere stabilito se l'uomo rappresentasse davvero un pericolo per i poliziotti e se l'azione dell'agente è stata proporzionata.

Quello che sappiamo sulla sparatoria a Termini

Da quello che sappiamo al momento erano circa le 19.30 quando l'uomo si è visto aggirarsi con un coltello in mano fuori da un locale pubblico di fianco alla Stazione. Il primo a dare l'allarme è un agente della Polizia Ferroviaria, convergono poi sul posto altri agenti di Polizia e gli uomini dell'Esercito dell'operazione Strade Sicure in servizio alla Stazione Termini. Provano ad avvicinarsi, come documentato da un video che fa il giro della rete il 44enne brandisce il coltello mentre gli agenti provano a tenersi a distanza colpendolo però con il manganello. Infine uno dei poliziotti che lo tiene sotto tiro decide si esplodere un colpo e lo ferisce all'inguine.

Il 44enne con diversi precedenti accusato di tentato omicidio

Ora Ahmed Brahim è piantonato all'ospedale Umberto I dove è stato operato e gli è stato estratto il proiettile con cui gli agenti lo hanno neutralizzato. Ricoverato in codice rosso ora non è in pericolo di vita. L'uomo già in passato aveva dato in escandescenza, entrando in alcune chiese romane e danneggiandone gli arredi, ma anche tirando sassi contro una moschea e ferendo l'imam di via San Vito. Denunciato per violenza e minacce a pubblico ufficiale in diverse occasioni, è irregolare in Italia ma al momento non è stato possibile espellerlo a causa delle difficoltà riscontrate nell'eseguire le procedure di riconoscimento presso i consolati competenti di Gambia, Costa d’Avorio e Ghana. Ora dovrà rispondere delle accuse di minacce e resistenza a pubblico ufficiale, porto abusivo d'arma e anche di tentato omicidio.

I sindacati di polizia ora chiedono il taser

Dopo l'episodio diverse sigle dei sindacati di polizia sono tornati a chiedere il taser per gli agenti che operano in strada. Per Vincenzo Chianese, segretario generale di Es Polizia, non è più ora di rimandare: "Ogni giorno che passa appare più evidente la necessità di dotare i servitori dello Stato che combattono il degrado che imperversa nelle periferie e intorno a luoghi affollati come le stazioni ferroviarie di armi non letali efficaci, come il taser – la pistola ad impulsi elettrici che in Italia il Dipartimento della pubblica sicurezza è stato capace di far modificare appositamente per dotarlo dei massimi standard di sicurezza possibili. Ora però bisogna accelerare al massimo le procedure burocratiche, facendo ogni possibile ulteriore sforzo affinché il taser possa essere distribuito a tutte le pattuglie anche prima dell’autunno prossimo, come è attualmente previsto". Sulla stessa lunghezza d'onda Domenico Pianese segretario generale del Coisp: "Quella sul Taser è una battaglia che portiamo avanti da anni poiché questo strumento rappresenterebbe un valido deterrente verso chi, proprio come il ghanese, è intenzionato a compiere atti di violenza". Molti sono i dubbi sull'introduzione del taser che, nei paesi dove è adottato da anni come gli Stati Uniti è sempre più messo in discussione dopo i numerosi casi di decesso collegati al suo utilizzo.

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