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Stazione Termini: acqua gelida spruzzata in terra per cacciare i senza tetto

Dopo il caso dei volontari che distribuiscono pasti caldi ai senza tetto cacciati dalla Stazione Termini, la denuncia di un altro metodo per allontanare chi non ha una casa.
A cura di Valerio Renzi
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Dopo il caso dei volontari che distribuiscono cibo ai senza tetto alla Stazione Termini cacciati, dopo il certificato fallimento delle politiche di allontanamento dei poveri da alcuni siti tramite lo strumento del Daspo urbano (c'è chi lo ha ricevuto 187 volte), un nuovo metodo per mandare via chi non ha una casa è stato messo in campo da Grandi Stazioni: gettare acqua gelida a ridosso delle vetrate della stazione su piazzale di piazza dei Cinquecento.

A denunciarlo è Daniele Leppe, avvocato impegnato nella tutela dei più deboli, che ha diffuso le foto su i social commentandole così: "Se dovessi indicare con un esempio, una foto simbolo, la barbarie raggiunta dall'ideologia del decoro, utilizzerei questa foto, che ritrae l'ingresso della stazione termini, lato piazza dei cinquecento, dove la sera passano a pulire il muro e le vetrate che delimitano l'ingresso, con le idropulitrici, bagnando questo lato, e non le altre parti della piazzola, solo per impedire ai senza tetto di dormirci, perché nessuno dormirebbe su un pavimento bagnato con l'umidità notturna che ti entra dentro le ossa".

Uscire dalla logica dell'emergenza e ancora di più dell'emergenza freddo, per intervenire su chi vive in strada a Roma con strumenti più efficaci e soprattutto di accompagno da una fuoriuscita dall'emarginazione è l'obiettivo dichiarato dall'amministrazione capitolina. L'assessora Barbara Funari promette programmazione e interventi mirati, intanto per questo inverno – oltre gli interventi centrali – i finanziamenti sono stati passati ai municipi con l'obiettivo di aprire centri dislocati sui territori.

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