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Morto a 19 anni con la moto a Corso Francia, i consulenti: “Leonardo andava a 50 km all’ora”

Leonardo Lamma è morto lo scorso 7 aprile in un incidente con la moto a Corso Francia. Ieri si è svolto un nuovo sopralluogo dei consulenti della procura e della famiglia.
A cura di Natascia Grbic
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A sinistra la foto della strada prima dei lavori effettuati la sera dopo l'incidente in cui ha perso la vita Leonardo Lamma.
A sinistra la foto della strada prima dei lavori effettuati la sera dopo l'incidente in cui ha perso la vita Leonardo Lamma.

Si è svolto ieri, tra le 16 e le 16.30, un nuovo sopralluogo nel punto di Corso Francia dove il 7 aprile scorso è morto Leonardo Lamma, il giovane di 19 anni deceduto a causa di un incidente in moto. La notizia è riportata da Il Corriere della Sera. Per i consulenti della procura di Roma e della famiglia del ragazzo, Leonardo andava a cinquanta, massimo sessanta chilometri orari quando ha perso il controllo della moto. Per la famiglia del giovane, Leonardo sarebbe scivolato a causa del dosso largo quattro metri e lungo tre creatosi dopo il rattoppo di una voragine che il 27 marzo si era aperta su Corso Francia. Quel dosso è stato poi sistemato poche ore dopo l'incidente. Da capire se fosse un intervento già programmato o se sia stato deciso all'ultimo per la morte del giovane.

Morte Leonardo Lamma: indagini ancora in corso

La famiglia di Leonardo Lamma vuole risposte e vuole vederci chiaro: per i genitori, il 19enne avrebbe perso il controllo della moto proprio a causa del dosso e non per altri motivi. I vigili urbani lo avevano segnalato dopo che alcune persone si erano lamentate della sua pericolosità, lamentando un lavoro fatto male e approssimativo. Bisognerà però capire se sia stato effettivamente quel dosso a far perdere il controllo della moto a Leonardo. La famiglia ha raccolto le testimonianze di cinque persone che hanno dichiarato come il dosso abbia fatto proprio da trampolino alla moto. Le indagini sulla dinamica sono però ancora in corso, e non è detto che i giudici giungano alla stessa conclusione della famiglia del giovane, che adesso chiede giustizia. Il corpo del ragazzo è stato trovato a cinquantacinque metri di distanza dal dosso: i soccorritori del 118 non hanno potuto fare nulla per lui. Nonostante abbiano tentato varie volte di rianimarlo, è deceduto sul posto, lasciando nello strazio più totale la famiglia e gli amici che lo stavano aspettando a Ponte Milvio.

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