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Morte di Teodosio Losito, per i testimoni Tarallo usava ricatti psicologici e praticava magia nera

Il reato di istigazione al suicidio nei confronti di Alberto Tarallo sta per essere archiviato, ma secondo i testimoni avrebbe la capacità di fare ricatti psicologici e praticava riti di magia nera.
A cura di Beatrice Tominic
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Continuano le indagini sulla morte dello sceneggiatore Teodosio Losito, il cui corpo è stato rinvenuto l'8 maggio del 2019 nella sua villa di Zagarolo, trovato impiccato. Mentre i pm si preparano ad archiviare il reato di istigazione al suicidio per Alberto Tarallo, però, alcuni testimoni non cessano di aggiungere nuove informazioni sulla vicenda. Secondo molte delle dichiarazioni rilasciate dagli attori e le attrici del piccolo schermo che hanno spesso lavorato insieme a Teodosio, detto Teo, Losito per la Ares Film e Mediaset, Alberto Tarallo avrebbe un ruolo "morale" nella morte dello sceneggiatore.

Nel corso di alcune delle testimonianze, inoltre, Tarallo sarebbe tacciato anche di praticare riti di magia nera. Queste informazioni, definite ciarpame dalla legale di Tarallo, inquietano, invece, Giuseppe Losito, fratello di Teo. Tutte queste deposizioni, però, saranno comunque utilizzate al Tribunale del Riesame, insieme alla lettera d'addio che, secondo gli inquirenti, si potrebbe rivelare falsa.

La testimonianza di Gabriel Garko

Come si legge in un articolo de Il Corriere della Sera, fra le testimonianze spicca quella di Gabriel Garko. L'attore veterano delle fiction di Canale Cinque, infatti, ha dichiarato al pm nel corso di un lungo colloquio: "Noi eravamo tutte pedine di Tarallo, lui decideva il bello e il cattivo tempo e se non si faceva come detto eravamo tutti sotto ricatto psicologico – continua, facendo mettere a verbale le sue parole – Voglio precisare che io quando andai da lui già nel 1992 a Roma ero gay e Tarallo mi diceva che dovevo nasconderlo assolutamente per la mia carriera di attore agli inizi."

Poi, per avvalorare la capacità di Tarallo, Garko aggiunge:"Mi indusse a lasciare un mio compagno dell’epoca senza impormelo ma conducendomi a tale decisione sulla base di quello che mi diceva ogni giorno circa la mia futura carriera. Mi diceva che facendo questo lavoro non potevo dire di essere omosessuale…"

Le restrizioni per Eva Grimaldi

Episodi simili a quelli vissuti da Garko, hanno caratterizzato anche la vita di una delle sue partner, nella fiction e, nella vita reale, per finta. Eva Grimaldi, infatti, ha ammesso di essere stata oggetti di restrizioni: "All’epoca, a me non piacevano ma mi facevano comodo. All’epoca di Zagarolo non potevo conoscere nessuno, ero chiusa come in una gabbia." Poi, nel 2011, ha scelto di andare via, dopo aver conosciuto Imma Battaglia, con cui si è sposata nel 2019: "Mi sono innamorata di Imma Battaglia… – fa scrivere anche lei nel verbale – Alberto mi disse che non potevo innamorarmi di Imma perché altrimenti sarei stata attaccata mediaticamente, diciamo screditata, e non avrei più lavorato perché lesbica."

Alberto Tarallo e la magia nera: i dubbi di Teodosio Losito

Fra le varie testimonianze, infine, arriva anche quella di Brigitta Valesch, rinomata estetista dei vip conoscitrice di antroposofia, una disciplina esoterica, che ha rivelato i dubbi che Teodosio nutriva su Alberto Tarallo e le pratiche di magia nera. "Teo un giorno mi chiese, in virtù della mia conoscenza dell’argomento, se la morte di Sergio (ex fidanzato di Teo) potesse essere attribuita a dei riti di magia nera che il signor Tarallo metteva in atto talvolta…"

Lo sceneggiatore, infatti, le ha rivelato alcuni particolari: "Teo mi confidò che aveva assistito in prima persona a dei “rituali di magia nera” fatti da Tarallo nel giardino nella villa di Zagarolo. In particolare mi raccontava che Tarallo la sera, quando vi era la luna piena, spesso si inginocchiava per effettuare delle invocazioni verso di essa."

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