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La villa di Nerone rischia di sparire: allarme ad Anzio per il rischio crolli, chiusa la spiaggia

La falesia delle Grotte di Nerone è sempre più a rischio crollo e pochi giorni fa il Comune di Anzio è dovuto correre ai ripari e ha emanato un’ordinanza che dispone il divieto di accesso alle spiagge e al mare nei pressi della villa imperiale.
A cura di Enrico Tata
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Il promontorio su cui sorge la villa imperiale di Nerone ad Anzio rischia di sparire per sempre a causa dell'erosione e delle mareggiate. La falesia delle Grotte di Nerone è sempre più a rischio crollo e pochi giorni fa il Comune di Anzio è dovuto correre ai ripari e ha emanato un'ordinanza che dispone il divieto di accesso alle spiagge e al mare nei pressi della villa imperiale. Chiusi anche gli stessi scavi archeoologici.

I tratti interessati dall'ordinanza sono quelli compresi tra piazzale caduti di Nassiriya, il porto Neroniano e la zona dell'Arco Muto, dove lo scorso dicembre si è verificato il crollo di uno sperone roccioso.

Il documento è stato firmato dopo esplicita richiesta da parte della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma e per la Provincia di Rieti. I tecnici hanno effettuato un sopralluogo sul posto e hanno riscontrato una situazione di pericolo, tale da richiedere un'ordinanza urgente.

Il Comune di Anzio ha per questo interdetto tutti gli accessi, "fino a diverse disposizioni" di queste aree:

  • fascia costiera antistante la c.d. Villa di Nerone, tra Piazzale Caduti di Nassirya, Porto di Nerone con le Grotte di Nerone e le grotte che si trovano nel cosiddetto Arco Muto
  • piazzale Caduti di Nassirya;
  • tratto compreso nella zona nord-ovest tra il c.d. Arco Muto ed il parziale tratto della spiaggia libera Arco Muto nord;
  • completa interdizione dello stabilimento balneare “Fanciulla d’Anzio”
  • parziale interdizione dello stabilimento balneare “Lido di Nerone”
  • chiusura della area archeologica della “Villa Imperiale".

I resti della villa di Nerone ad Anzio si trovano tra il promontorio dell'Arco Muto e la zona del Faro. Il complesso presentava ampie terrazze affacciate sul mare e le stanze di rappresentanza della villa erano pavimentate con preziosi mosaici. L'imperatore Nerone fece ampliare la villa (probabilmente risalente all'età tardo-repubblicana) costruendo padiglioni, ninfei, terme, giardini, terrazze, piccoli teatri. Ai piedi del promontorio, accanto alla spiaggia, ci sono le cosiddette Grotte di Nerone, degli ambienti a volta che sostenevano un edificio termale.

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