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Danno fuoco a uno stabilimento per controllare le gare delle spiagge: 5 arresti, anche 2 poliziotti

I due agenti sono accusati di corruzione e di rivelazione di segreti di Ufficio a favore del mandante e truffa in danno dello Stato ma sono estranei all’incendio dello stabilimento. Le indagini sono partite nel 2019 dopo il rogo, un atto intimidatorio per spingere i partecipanti ad abbandonare l’asta per la gestione del posto.
A cura di Natascia Grbic
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Cinque persone sono state arrestate questa mattina dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Roma al termine di una lunga indagine della Polizia Giudiziaria coordinata dalla Procura di Velletri. Tutti e cinque gli uomini sono stati posti agli arresti domiciliari, due di loro sono agenti in servizio al commissariato di Anzio e Nettuno. Le indagini sono partite nel 2019 in seguito all'incendio dello stabilimento balneare ‘Il Tritone' ad Anzio, atto intimidatorio compiuto all'epoca da ignoti per terrorizzare eventuali partecipanti all'asta per la gestione della struttura balneare. Lo stabilimento, infatti, ogni anno veniva affidato a privati nella stagione estiva dall'Agenzia Nazionale per l'Amministrazione e la Destinazione dei Beni Sequestrati e Confiscati. Ma c'era qualcuno che aveva interesse a non far partecipare nessuno all'asta. Qualcuno che ha mandato un messaggio forte e chiaro col rogo. Tanto che solamente una persona, anch'essa tra le arrestate, ha partecipato all'asta, ovviamente vincendola.

Due poliziotti arrestati per corruzione

Dopo un anno di indagini sono state individuate le persone responsabili della truffa e dell'incendio. E così gli agenti sono risaliti all'esecutore materiale del fatto, al mandante e alla persona che si è aggiudicata illegalmente l'asta. Sono stati accusati di turbata libertà degli incanti, danneggiamento seguito da incendio, simulazione di reato e, per il solo mandante, anche per istigazione alla corruzione. I due poliziotti arrestati, invece, non hanno nulla a che fare con l'incendio, ma sono risultati responsabili a vario titolo di corruzione e di rivelazione di segreti di Ufficio a favore del mandante e truffa in danno dello Stato.

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