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Gassman si lamenta e Ama mette i cestini dei rifiuti nuovi: “A noi comuni mortali ci ignorano”

“Dopo il mio post sul degrado del centro storico a Roma, qualcosa è successo! Cassonetti rifiuti nuovi arrivati”, ha scritto su Twitter Alessandro Gassman.
A cura di Enrico Tata
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Alessandro Gassman si lamenta e Ama cambia i cassonetti nel centro storico di Roma. "Dopo il mio post sul degrado del centro storico a Roma, qualcosa è successo! Cassonetti rifiuti nuovi arrivati. Followers romani potete anche voi postare se ne vedete dalle vostre parti? Comincio a montarmi la testa", il tweet dell'attore.

Un follower, però, gli fa notare: "L'hanno fatto solo perché sei una persona nota. A noi comuni mortali ci bloccano su twitter e ci ignorano in ogni altro caso…". E ancora, un altro: "Me sa che te devi fa' prestare la vespetta da Nanni Moretti, vai in giro per la città, fai foto e le posti. Se lo faccio io non mi filano proprio. Sono 6 anni che ho cassonetti a 10 metri dal cancello, non me li spostano. Immagina che profumo d'estate…"-

il design dei nuovi cestini dei rifiuti
il design dei nuovi cestini dei rifiuti

Qualche giorno fa Gassman aveva postato una fotografia dei tanto contestati "cestini ad urna", scrivendo: "Ci vuole ancora quanto per capire che questi cestelli per i rifiuti nel centro di Roma NON sono adatti?".

Al post era arrivata una risposta ufficiale da parte di Ama, firmata addirittura dal presidente della municipalizzata, Daniele Pace: "Li sostituiremo tutti e ne metteremo di più, acquistandone 10.000 nuovi e più capienti proprio per la parte storica della città. Nel ringraziare Gassmann per la sua sensibilità, tengo a ribadire l'impegno quotidiano dell'attuale AMA per assicurare ovunque i servizi di igiene urbana e confermo l'assoluta comunanza di intenti da parte nostra nel cercare di fare sempre meglio, pur nelle complesse problematiche che abbiamo ereditato dal passato".

I cestini ad urna, ricordiamo, erano stati introdotti da Virginia Raggi. Per il Giubileo straordinario del 2016 la prefettura aveva chiesto di modificare il design dei cassonetti getta-carte per questioni di sicurezza: dovevano essere trasparenti, per fare in modo che il contenuto fosse sempre visibile. Dopo una sperimentazione fallita (i cestini erano semplici cerchi di metallo con attaccata una busta di plastica trasparente), l'amministrazione Raggi creò il cosiddetto modello ad ‘anfora' o ad ‘urna cineraria', per i più malevoli.

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