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Covid 19

Fila di ambulanze bloccate al pronto soccorso di Tor Vergata: la rete ospedaliera sotto stress

Ancora file di ambulanze davanti gli ospedali di Roma: questa mattina sono decine i mezzi bloccati davanti il Policlinico di Tor Vergata con i pazienti in attesa di entrare nel nosocomio. Un disagio che ormai si ripete quasi giornalmente nel Lazio e che pone sotto forte stress la rete ospedaliera.
A cura di Natascia Grbic
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Una lunga fila di ambulanze in attesa di poter entrare al pronto soccorso del Policlinico Tor Vergata di Roma. Questa la scena che si è presentata stamattina davanti al nosocomio romano: immagini che, nelle ultime settimane, hanno cominciato a essere sempre più frequenti, con i mezzi bloccati nei piazzali degli ospedali, in attesa di far scendere i pazienti. Un disagio che non riguarda solo gli operatori sanitari del 118 e le persone che necessitano di assistenza, ma anche le altre persone che sul territorio devono usufruire del servizio. Se le ambulanze sono bloccate davanti gli ospedali vuol dire che ce ne saranno meno a disposizione sul territorio. Col rischio di non poter soccorrere chi necessita dell'intervento del 118.

Il problema dell'assistenza domiciliare

Con l'aumento dei casi di coronavirus, i pronto soccorso degli ospedali stanno andando in stress. L'assistenza domiciliare c'è ma non riesce a coprire la domanda, e così i pazienti devono recarsi in ospedale per essere curati. Non solo i malati covid: anche le persone con altre patologie stanno riscontrando molte difficoltà ad accedere alle cure in questo momento. E se i reparti di degenza ordinaria e di terapia intensiva non sono ancora totalmente allo stremo, lo stesso non si può dire dei pronto soccorso di Roma e provincia. San Camillo, Gemelli, Vannini, Casilino, San Filippo Neri: le stesse scene con le file di ambulanze si sono viste davanti tutti questi ospedali.

Ambulanze bloccate, i sindacati: "Servono assunzioni"

Secondo quanto denunciato dai sindacati, uno dei problemi principali sarebbero le mancate assunzioni di personale sanitario all'interno degli ospedali e al 118 e la carenza dell'assistenza domiciliari per quei pazienti che possono essere curati a casa. "In questo fine settimana – denuncia in una nota l'Usb – ci sono state punte di 50 mezzi bloccati nei pronto soccorso, con centinaia di pazienti in attesa di trasferimento, decine di soccorsi a cui non si può rispondere per mancanza di mezzi e lunghi tempi di attesa per essere messi in contatto con il 118 dal numero unico 112. La situazione oggi, lunedì 2 novembre, è peggiorata, con 60 ambulanze bloccate a metà mattinata nei pronto soccorso di Roma e provincia".

Rete ospedaliera sotto stress

Nonostante i casi in crescita, il Lazio non è tra le regioni (al momento) a rischio. A differenza di Lombardia, Veneto e Campania, la situazione è maggiormente gestibile, anche se con molte difficoltà. Difficoltà riscontrate dalla Regione Lazio, che sta riscontrando diverse problematiche nella gestione della pandemia. L'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato ha più volte dichiarato che "tutto dipenderà dal raffreddamento della curva epidemiologica", non nascondendo però il "grande stress" della rete ospedaliera".

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