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Bimbo di 4 anni annega in piscina a Viterbo, in tre rischiano il processo

Si sono chiuse le indagini per la morte di Fabio Guidobaldi, il bimbo di 4 anni annegato in una piscina a Viterbo lo scorso luglio: pronto il rinvio a giudizio per tre persone.
A cura di Beatrice Tominic
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La piscina comunale di Grotte di Castro
La piscina comunale di Grotte di Castro

Sono state chiuse le indagini per la morte di Fabio Guidobaldi, il bimbo di 4 anni annegato nella piscina comunale di Grotte di Castro lo scorso 20 luglio: sono tre le persone che finiranno davanti al gup per omicidio colposo in concorso.

Si tratta del presidente e del vicepresidente della cooperativa Factory Sport Castrum che gestisce l'impianto della piscina comunale, di 35 e 52 anni e la bagnina 36enne dell'impianto in turno quando si sono svolti i fatti: per loro la Procura, come riporta Tuscia Web.eu, è pronta a chiedere il rinvio a giudizio.

La chiusura delle indagini e il rinvio a giudizio

Nei confronti delle tre persone, due uomini e una donna, la sostituta procuratrice Eliana Dolce a distanza di sei mesi circa dai tragici fatti, ha inviato tre avvisi di conclusione delle indagini che precedono la richiesta di rinvio a giudizio.

Le accuse più pensati sono quelle rivolte alla bagnina che, secondo la pm, avrebbe omesso di prestare la dovuta vigilanza. Secondo quanto ricostruito, la trentaseienne in quel momento si sarebbe trovata ad impartire lezioni private ad una bambina, nonostante fosse l'unica bagnina di turno nel centro estivo. È proprio in quel momento che il piccolo sarebbe annegato. Il bimbo, inoltre, sarebbe entrato in una piscina per adulti privo dei presidi di sicurezza necessari, nonostante non sapesse nuotare. L'annegamento sarebbe derivato dunque da imprudenza, negligenza e imperizia: a seguito di esso il bimbo è morto per arresto cardiocircolatorio.

Cosa è successo

Il piccolo, che avrebbe compiuto 5 anni il 19 novembre scorso, viveva a Castel Cellesi insieme ai genitori, nel comune viterbese di Bagnoregio e frequentava il centro estivo: è proprio durante una giornata nel centro che, nella piscina comunale, è annegato e ha perso la vita. La mattina di quella tragica giornata la mamma di Fabio l'ha accompagnato in piscina e sarebbe andata a riprenderlo nel primo pomeriggio: a mezzogiorno, invece, si è consumata la tragedia.

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