Renzi: “Sulle banche aveva ragione il Pd, la nostra è stata una battaglia giusta”

Dopo le audizioni di ieri su Banca Etruria e le dichiarazioni del presidente del Pd Matteo Orfini, oggi è Matteo Renzi a tornare sul caso e sostenere che “la battaglia che aveva fatto il Pd non era basata su simpatie e antipatie ma su dati di fatto”. “Chi è intellettualmente onesto – afferma il segretario dem a Radio Capital – deve riconoscere che sulla commissione di inchiesta sulle banche avevamo ragione nel dire che qualcosa non ha funzionato”. Il riferimento è alle posizioni espresse in passato da Renzi e dal Pd sul governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, contro la cui rielezione si erano schierati i dem.

“Non c'è nessun euforia dopo le audizioni di ieri – continua Renzi -. Sulle banche avevamo ragione nel dire che qualcosa non ha funzionato, parlo per esempio di mancato dialogo tra Consob e Bankitalia. Qualcuno pensava a chissà quale pasticcio combinato dal Pd e i dati dicono altro”. “Il tempo è galantuomo”, secondo il segretario del Pd in seguito a quanto emerso dalle audizioni della commissione Banche.

Maria Elena Boschi può avere giustizia tramite le querele, secondo Renzi che spiega che la sottosegretaria alla presidenza del Consiglio ha “parlato in Parlamento e a maggior ragione dopo ieri il luogo in cui il ministro può avere giustizia sono evidentemente le querele”: per questo motivo il segretario dem non sembra ritenere necessario che la stessa Boschi riferisca in commissione, precisando però: “Chi decide di convocare in commissione non sono io. Io non mi permetterò mai di dire chi deve essere convocato o meno”. “Ieri – aggiunge ancora Renzi – il procuratore di Arezzo ha spiegato che non c'è nessun profilo penale per il padre di Boschi. Vicenda considerata come gigantesco alibi per non affrontare il problema dei risparmiatori fregati dai manager”.

‘Salvini e Meloni attaccano me invece di parlare di Como’

Renzi torna anche sul caso del blitz degli skinhead a Como e sulla polemica con Matteo Salvini e Giorgia Meloni: “La frase di Salvini parla da sé. Io ho chiesto la condanna per quanto successo, Meloni ha detto che Renzi è ridicolo. Io chiedo a tutti un sussulto, il Pd organizzerà la settimana prossima una manifestazione perché non si scherza con nazismo e il revisionismo. Salvini e Meloni hanno preferito attaccare me piuttosto che parlare del caso, è allucinante”. “Ho fatto un appello – continua – per condannare agli skinheads, che negano la Shoah e parlano bene di Hitler”.

Ius Soli, “non ammainiamo la bandiera’

Renzi spera ancora nell’approvazione dello Ius Soli: “Noi non ammainiamo la bandiera dello Ius Soli. Vediamo come va la discussione parlamentare ma non ammainiamo alcunché tanto più di una legge alla quale abbiamo lavorato”. Il segretario del Pd approfondisce anche la questione del biotestamento: “Vediamo cosa farà M5s. Il capogruppo del Pd Zanda martedì proporrà la calendarizzazione del biotestamento. Sarebbe bello se la discussione sul biotestamento fosse umana e non politica. Su questi temi non c’è uno spazio ideologico. Occorre rendere migliore gli ultimi mesi dei malati”.

Oggi l’ultima tappa del treno

Oggi è il giorno dell’ultima tappa nella Penisola del treno Destinazione Pd a bordo di cui sta viaggiando Renzi per attraversare l’Italia. Poi il viaggio continuerà sulle isole. “Non ci sono state parecchie contestazioni, una dozzina su 93 tappe, alcune organizzate da M5s e destra, alcune da comitati. Ma poi uno parla ed è bellissimo stare tra la gente e parlare di futuro”, spiega Renzi.

Il segretario del Pd parla poi della questione Lega Calcio e dell'elezione del presidente dopo l'addio di Tavecchio: “Voglio sperare che non mettano il capo della Consob alla Lega Calcio. Ho letto che qualcuno vuole mettere Vegas a capo della Lega. Spero solo che non si facciano ulteriori errori”.