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Renzi: “Licenziamenti in 48 ore per i dipendenti statali assenteisti”

L’annuncio del Premier: “Mercoledì in Consiglio dei ministri la proposta di norma per il licenziamento in 48 ore per gli assenteisti”
A cura di Antonio Palma
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Il governo userà il pugno di ferro contro i dipendenti pubblici fannulloni e assenteisti. È l'annuncio a sorpresa fatto questa sera dal Premer Matteo Renzi nel corso di un'intervista rilasciata al Tg5. Il nuovo giro di vite contro i dipendenti della Pubblica amministrazione, secondo il Presidente del Consiglio, dovrebbe arrivare attraverso un decreto governativo che nei prossimi giorni approderà già in Consiglio dei Ministri per la discussione. "Mercoledì porteremo in Consiglio dei ministri la nostra proposta di norma per il licenziamento perché sono atti insopportabili" ha dichiarato infatti Renzi rispondendo ad una domanda sul problema degli assenteisti nella P.A. italiana, aggiungendo: " Siamo per il pugno di ferro contro quelli che definirei non dei fannulloni ma dei truffatori".

"Chi va, finge, timbra e scappa deve essere sanzionato. Abbiamo visto cose pazzesche come a Sanremo dove c’era chi timbrava in mutande e anche in queste ore si vedono queste immagini" ha proseguito il Premier in riferimento a quanto accaduto nella città ligure nell'ottobre scorso. "Stanno distruggendo la credibilità della stragrande maggioranza dei dipendenti pubblici che lavorano bene" ha sottolineato ancora Renzi, spiegando che il provvedimento prevede per i dipendenti truffatori della pubblica amministrazione il licenziamento entro 48 ore. "Chi si comporta così deve essere licenziato entro 48 e se il dirigente non procede al licenziamento rischia lui stesso. Buoni sì, ma basta con questo atteggiamento che è insopportabile per i cittadini per bene" ha dichiarato il Premier

Il concetto è stato ribadito nella sua enews dove il Premier ha scritto: "Mercoledì sera, dopo il voto sulle riforme costituzionali al Senato, il Consiglio dei Ministri si riunirà in notturna per discutere di pubblica amministrazione. Tra i principi che giudico più interessanti, il licenziamento immediato di chi viene scoperto a timbrare il cartellino e poi se ne va (e se il dirigente non procede, licenziamo anche il dirigente!)". Nella sua consueta rubrica, Renzi, oltre a ribadire i successi del JobsAct che "ha prodotto un aumento di quasi mezzo milione di contratti a tempo indeterminato in un anno", ha anche affrontato il tema spinoso delle unioni civili che sta spaccando la maggioranza il Pd. "La questione non è semplice e mentre su molti punti l’accordo mi sembra solido, ci sono questioni su cui ancora le distanze sono ampie. E forse lo resteranno al punto che sarà il voto segreto, tipico in discussioni sui diritti e sui valori, a definire le scelte" ha scritto Rensi auspicando che "il dibattito dei prossimi giorni si mantenga serio e serrato sui veri punti di merito, senza trasformarsi in uno scontro ideologico". "Quello che è certo è che nel giro di qualche settimana avremo finalmente approvata una legge attesa da decenni" ha concluso Renzi

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