885 CONDIVISIONI

Rapposelli, le inquietati ricerche web del figlio: scaricò la sentenza del caso Ragusa

A incastrare Simone Santoleri e suo padre Giuseppe, per l’omicidio di Renata Rapposelli, sarebbe stata la cronologia del computer. Padre e figlio sono stati arrestati oggi per il delitto di Giulianova, dopo mesi di indagini.
A cura di Angela Marino
885 CONDIVISIONI
Immagine

A incastrare Simone Santoleri e suo padre Giuseppe, oggi in manette per l'omicidio della 64enne Renata Rapposelli, è stata la cronologia del computer. Poco prima che il corpo della madre venisse ritrovato a Tolentino, il quarantenne Simone Santoleri ha scaricato la su internet la sentenza della Cassazione sul caso di Roberta Ragusa, con la quale la condanna del marito della donna veniva rinviata in appello. Perché Santoleri era interessato alla pena inflitta al presunto assassino della mamma di San Giuliano Terme, il cui corpo non è mai stato trovato?

Le ricerche web di Simone, tuttavia, non si fermano al caso dell'imprenditrice toscana. La parola ‘Chienti‘ è saltata immediatamente agli occhi dei tecnici che hanno eseguito la perizia, anche perché proprio il toponimo ‘Chienti' era stato al centro di un involontario lapsus del Santoleri alle telecamere di ‘Chi l'ha visto?", alcuni giorni dopo la scomparsa. Proprio sul greto del fiume Chienti, in località Tolentino, sono stati trovati i resti scheletrici di Renata. Secondo la Procuratrice reggente di Ancona, Irene Bilotta, padre e figlio avrebbero cercato di gettare il corpo in acqua, ma non essendovi riusciti per la peculiare morfologia dell'argine si sarebbero limitati ad abbandonarlo avvolto nel cellophane e ricoperto da cartoni, nella scarpata di Tolentino. La ricostruzione si basa sulle immagini delle telecamere delle 11,15 del 12 ottobre, dove si vede la Fiat Seicento di Giuseppe Santoleri, percorrere la rotatoria a Porto Sant'Elpidio (Fermo) e poi dirigersi a Morrovalle (Macerata) sulla Statale per Tolentino.

L'interrogatorio di garanzia di Simone e Giuseppe Santoleri si svolgerà giovedì, nel carcere di Castrogno a Teramo, davanti al gip del Tribunale di Teramo Roberto Veneziano. "Per il padre, non essendo le sue condizioni di salute compatibili con il carcere – ha fatto sapere l'avvocato Carradori, legale di Pino Santoleri – vedremo di chiedere il trasferimento in una struttura come quella di Villa San Giuseppe, dove e' stato ad Ascoli". Padre e figli sono accusati di omicidio e occultamento di cadavere.

885 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views