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Qualità della vita, Belluno è la città dove si vive meglio. Sempre più divario tra Nord e Sud

La classifica annuale sulla qualità della vita stilata dal Sole 24 Ore quest’anno vede prevalere la provincia di Belluno. Ultima Caserta. Sempre maggiore il divario tra Nord e Sud, perdono posizioni tutte le grandi città: crolla Roma, male anche Genova, Firenze e Bologna.
A cura di Stefano Rizzuti
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Foto: Facebook/Comune di Belluno
Foto: Facebook/Comune di Belluno

Il divario tra Nord e Sud in Italia è sempre più ampio e lo è anche secondo la classifica sulla qualità della vita nelle province italiane stilata, come ogni anno, dal Sole 24 Ore. Una graduatoria che prende in considerazione il benessere dei cittadini, ma non solo dal punto di vista economico, analizzando 42 indicatori divisi in sei macro-settori. E il divario tra Nord e Sud emerge da subito, basta dare un’occhiata alle prime e alle ultime posizioni della classifica. In testa c’è Belluno, seguita da Aosta, Sondrio, Bolzano e Trento. In fondo alla graduatoria, invece, Brindisi, Napoli, Reggio Calabria, Taranto e ultima in assoluto Caserta. Non a caso, la prima provincia del Sud (anzi, delle Isole) presente in classifica è Oristano, solo al 52esimo posto.

Il Nord

Le città del Nord hanno il primato negli indicatori economici come la ricchezza e il lavoro, ma anche in settori in cui una volta era il Sud ad occupare le prime posizioni, come quelli riguardanti demografia e tempo libero. Il Sud mantiene il ruolo di leader solo in un indicatore, quello riguardante la diffusione della banda larga. A prevalere sono le province di montagna, quelle sull’arco alpino, secondo quanto dimostrano le prime sette posizioni: Belluno, Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento, Trieste, Verbano-Cusio-Ossola.

Il Sud

In coda alla classifica ci sono soprattutto città della Campania e della Puglia: otto province sulle ultime dieci fanno parte di queste due regioni. Pensiamo alla Campania: Avellino occupa la 102esima posizione su 110, Salerno la 105esima, Napoli la 107esima e Caserta l’ultima. La Puglia, invece, piazza Foggia al 103esimo posto, Lecce al 104esimo, Brindisi al 106esimo e Taranto al penultimo.

Le grandi città

Tra le metropoli italiane si registra, rispetto al 2016, un calo di tutte le città, fatta eccezione per Palermo che guadagna due posizioni (ma arrivando solo al 97esimo posto). Napoli rimane stabile al 107esimo. Tutte le altre perdono molte posizioni: Genova 27, Roma 11 (finendo al 24esimo posto), Bologna e Firenze 6. In particolare, la Capitale arretra negli indicatori economici e perde anche il primato in cultura e tempo libero in favore di Firenze. In generale, le grandi città sono in fondo alla classifica per quanto riguarda l’ordine pubblico: ultima in assoluto sotto questo parametro è Milano.

Il podio

Belluno è tornata prima, proprio come avvenne nel 1990. anno della prima edizione di questa classifica. La provincia in cui si vive meglio in Italia ha guadagnato tre posizioni e fa registrare ottime prestazioni nelle categorie Giustizia e sicurezza, Ricchezza e consumi, Demografia e società. Sui singoli parametri, si afferma per il minor numero di rapine ed è terza in Italia per occupazione. Aosta, invece, scende dal primo posto pur rimanendo in testa per Demografia e Ambiente. Terza Sondrio, che vince in Ambiente e servizi, ma va male sul lato del lavoro.

Le maggiori variazioni in classifica

La città che ha guadagnato più posti è Ascoli Piceno che passa dal 42esimo al 15esimo posto, guadagnando 27 posizioni. Recupera anche Crotone, che scala 21 posizioni dal 106esimo posto dello scorso anno. Bene anche Pescara e Treviso che guadagnano rispettivamente 19 e 18 posizioni. Male invece due province liguri: Savona perde 34 posizioni ed è 58esima, mentre Genova scende di 27 dal 21esimo al 48esimo posto.

Le classifiche per ogni indicatore

Ognuno dei sei indicatori della classifica del Sole 24 Ore prevede una sua graduatoria. Per quanto riguarda la categoria ‘Ricchezza e consumi’ in testa ci sono Milano, Bolzano e Belluno. In coda Napoli, Salerno e ultima in assoluto Caserta. Nel settore di ‘Lavoro e innovazione’ prevale Ascoli Piceno, davanti a Milano e Reggio Emilia. Ultime Taranto, Ogliastra e Reggio Calabria. In ‘Ambiente e servizi’ in testa Sondrio, Trieste e Livorno. Ultime sono Chieti, Frosinone e Fermo. La categoria ‘Democrazia e società’ vede prevalere Aosta, davanti a Trento e Bolzano. In fondo invece Taranto, Vibo Valentia e Carbonia-Iglesias. Nella categoria ’Giustizia e sicurezza’ troviamo al primo posto Verbano-Cusio-Ossola, seguita da Belluno e Oristano. Ultime: Bari, Roma e Milano. Infine, nel campo di ‘Cultura e tempo libero’ a prevalere è Firenze, seguita da Roma e Siena. Ultime in questo indicatore sono Ogliastra, Medio Campidano e Crotone.

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