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Processo Breve: l’esame riprende il 14 marzo

La commissione Giustizia della Camera ha fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al processo breve il 14 marzo. Intanto Berlusconi ha affermato che si tratta di una legge giusta anche se ne potrebbe trarre dei benefici.
A cura di Cristian Basile
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Berlusconi processo breve

L'ufficio di presidenza della commissione Giustizia di Montecitorio su proposta della presidente, Giulia Bongiorno ha fissato il termine per la presentazione degli emendamenti al processo breve il 14 marzo. Lo ha comunicato il capogruppo del Pdl in Commissione Enrico Costa al termine dell'ufficio di presidenza. Il provvedimento andrà in Aula per la discussione generale il prossimo 28 marzo.

Dalla prossima settimana la commissione Giustizia comincerà così l'esame degli emendamenti, ma la maggioranza non avrebbe fatto nessun tipo di pressione, nè avrebbe chiesto di calendarizzare alcunché. Le votazioni sulle proposte di modifica inizieranno il 14 marzo e proseguiranno nelle giornate del 15, 16 e 22, mentre il 24 marzo dovrebbe essere conferito il mandato al relatore.

Il Presidente del Consiglio ha ribadito intanto che il processo breve è una legge "assolutamente giusta" pur ammettendo che ne trarrebbe "qualche beneficio". Berlusconi ha sottolineato comunque l'assoluta necessità di una norma che preveda "Un processo in tempi ragionevoli, come richiesto dalla Ue, però siccome ci sono 103 processi su di me la sinistra dice che non si fanno le leggi per Berlusconi. Noi abbiamo ancora i vecchi comunisti".

Il Cavaliere ha dichiarato che ad ostacolare il dibattito politico sul processo breve è proprio l'accanimento giudiziario ed il conseguente numero di procedimenti avviati nei suoi confronti dalla magistratura. "Siccome avrei qualche beneficio, essendo un protagonista unico nella storia dei processi, allora non si può fare una legge che però è assolutamente giusta". Berlusconi ha infine confermato il calo di consensi mostrato dai sondaggi, per poi affermare "Andremo avanti e ce la metteremo tutta fino in fondo nel nostro percorso di riforme, perchè il 51% di italiani mi ama mentre tutti gli altri mi detestano" anche se, secondi i sondaggi di Mannheimer, l'operato di Berlusconi viene apprezzato dal 26% dell'elettorato.

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