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Zona gialla, quali sono le Regioni che vanno verso nuove restrizioni anti Covid: i dati aggiornati

Il territorio più colpito da questa quarta ondata di contagi che sta attraversando un po’ tutta Europa è sicuramente il Nord Est. Il Friuli Venezia Giulia ha superato la soglia di rischio sia per quanto riguarda l’incidenza settimanale, sia per quanto riguarda i pazienti Covid ricoverati nelle terapie intensive. Anche la provincia autonoma di Bolzano è oltre i livelli di allerta in riferimento all’incidenza, e stanno peggiorando anche i parametri in area medica.
A cura di Annalisa Girardi
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Anche in Italia continuano ad aumentare i nuovi casi di coronavirus. E la crescita della curva dei contagi si riflette anche negli ospedali, con sempre più posti letto occupati da pazienti positivi. A livello nazionale i dati, che determinano i cambi di colore nelle Regioni e l'introduzione delle restrizioni anti Covid, sono buoni ma ci sono forti differenze a livello regionale. Il territorio più colpito da questa quarta ondata che sta attraversando un po' tutta Europa è sicuramente il Nord Est. Basti pensare che, come segnalato dalla fondazione Gimbe nel suo monitoraggio settimanale, in Friuli Venezia Giulia e in Veneto tutte le province registrano un'incidenza pari o superiore a 50 casi ogni 100 mila abitanti. E che nella provincia autonoma di Bolzano l'incremento percentuale dei nuovi casi in una sola settimana è stata del 75,3%.

Al momento tutto il Paese è in zona bianca. Per determinare un cambio di colore e quindi in questo caso il passaggio alla zona gialla sono tre i parametri da considerare nello stesso momento: l'incidenza superiore ai 50 casi ogni 100 mila abitanti , l'occupazione di posti letto in area medica (oltre il 15%) e quella in terapia intensiva (oltre il 10%). Secondo l'ultimo aggiornamento dei dati riportati sul portale Agenas, la Regione che più si avvicina al rischio zona gialla al momento è il Friuli Venezia Giulia. Questa presenta infatti un'incidenza settimanale di 94,76 casi ogni 100 mila abitanti, quindi ben al di sopra della soglia di rischio fissata a 50 casi. Non solo: supera anche il livello di allerta per quanto riguarda le terapie intensive, con un tasso di occupazione stabile all'11%. In area medica, però, la situazione è ancora sotto controllo, al 10%.

Un'altra Regione che fino a ieri risultava oltrepassare la soglia critica nelle terapie intensive erano le Marche, che però oggi mostrano dei dati in miglioramento. Il tasso di occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid è infatti sceso di due punti, dall'11% al 9%, riportando la situazione nel pieno dei parametri da zona bianca. Anche gli altri due indicatori, infatti, non rispecchiano segnali di allerta: i positivi ricoverati in area medica sono il 7% e l'incidenza settimanale è di 33,85 casi ogni 100 mila abitanti.

Desta più preoccupazione, invece, la situazione nella provincia autonoma di Bolzano. A partire dall'incidenza settimanale, che al momento risulta essere di 122,03 casi ogni 100 mila abitanti. E se nelle terapie intensive il valore è assolutamente sotto controllo al 4%, in area medica risulta in peggioramento di un punto al 14%. Un dato pericolosamente vicino alla soglia di rischio.

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