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Veneto, Friuli Venezia Giulia e Emilia-Romagna verso misure più restrittive: c’è l’ok di Speranza

Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna verso misure più restrittive: i presidenti di queste Regioni potrebbero emanare le nuove ordinanze già nella giornata di oggi. Tali provvedimento incontrerebbero l’approvazione del ministro della Salute Speranza, secondo quanto emerso dalla riunione con i capi delegazione delle forze di maggioranza.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il governo sta ancora valutando lo scenario più duro, quello del lockdown nazionale, come ha ricordato il consulente del ministero della Salute Speranza Walter Ricciardi: "Lockdown generalizzato non è scongiurato, perché dobbiamo valutare gli effetti delle misure prese. In molte Regioni la situazione sta peggiorando e in altre è stabile, dobbiamo arrestare il peggioramento o invertire la curva e farla diminuire. Solo quando saremo certi che questo avviene potremo trarre delle conclusioni, tutti quanti stiamo cercando di evitare il lockdown nazionale", ha detto questa mattina su Sky TG24.

Intanto il ministro della Salute Roberto Speranza darebbe il suo assenso nella riunione dei capi delegazione, alle ordinanze delle Regioni Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna. I governatori stanno infatti lavorando a iniziative per varare misure più restrittive di quelle al momento previste, e loro ordinanze sarebbero attese a breve, probabilmente già nella giornata di oggi. L'incontro, a cui hanno partecipato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i capi delegazioni delle forze di maggioranza e il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri, è stato momentaneamente sospeso e riprenderà più tardi. A quanto apprende l'AdnKronos si sarebbe stata anche una rapida informativa sulla situazione in Calabria.

Come è stato preannunciato potrebbero essere proprio queste tre Regioni, insieme alla Campania, le prossime a cambiare colore, non appena arriverà il nuovo monitoraggio settimanale dell'Iss, con i dati aggiornati dalle Regioni. Le criticità erano state individuate già dall'ultimo monitoraggio settimanale della cabina di regia di ministero della Salute e Iss, elaborato sulla base di 21 parametri. Per questo in conferenza stampa il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, aveva parlato di "quattro regioni che vanno verso un rischio alto, e nelle quali è opportuno anticipare misure più restrittive".

Per quanto riguarda il Veneto, il presidente leghista Luca Zaia aveva anticipato ieri la nuova stretta: "L'ordinanza uscirà presumibilmente domani (oggi ndr) e parlerà di assembramenti e di regole a chi non se le è fatte ancora entrare in testa".

L'ordinanza condivisa tra Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna e Veneto è stata fatta non sono "perché ci sono indici di trasmissione simili e una diffusione del virus consistente, ma anche perché sono territori confinanti" e per "trovare misure uniformi", ha spiegato il presidente del Friuli-Venezia Giulia Massimiliano Fedriga in conferenza stampa in merito all'ordinanza firmata dalla Regione con Emilia Romagna e Veneto. "Le ordinanze ce le scambiavamo anche prima, poi ognuno la adattava al proprio territorio: è utile avere un coordinamento", ha aggiunto.

Attualmente, dopo l'ordinanza del ministro della Salute Speranza che ha spostato in area arancione Abruzzo, Basilicata, Liguria, Umbria e Toscana, e ha aggiunto alla zona rossa anche la Provincia Autonoma di Bolzano, la classificazione delle Regioni nelle diverse aree è attualmente la seguente: in ‘area gialla' Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Veneto; in ‘area arancione' Abruzzo, Basilicata, Liguria, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria; in ‘area rossa' Calabria, Lombardia, Piemonte, Valle d'Aosta, Provincia Autonoma di Bolzano.

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