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Calabria, Spirlì: “Non ci serve Gino Strada, non abbiamo bisogno di medici missionari africani”

Il presidente facente funzioni della Calabria Gino Spirlì ha cirticato duramente la scelta del governo di inviare il medico fondatore di Emergency in Calabria, per gestire la rete ospedaliera: “Non abbiamo bisogno di essere schiavizzati nella nostra sanità e non abbiamo bisogno di geni che arrivano dall’altra parte del mondo”.
A cura di Annalisa Cangemi
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"La Calabria è una Regione dell'Italia, non abbiamo bisogno di medici missionari africani". Con queste parole il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, ha criticato la scelta di coinvolgere Gino Strada, medico e fondatore di Emergency, nella commissione per la gestione della sanità calabrese, affiancandolo al neo nominato Giuseppe Zuccatelli. Il medico milanese, su proposta delle Sardine e del M5s, è stato chiamato da Conte, per un ruolo operativo nella gestione dell'emergenza sanitaria nella Regione commissariata dal 2010. Si occuperà di riorganizzare la rete ospedaliera. Inizialmente si era parlato di un suo incarico da commissario, al posto di Zuccatelli, ipotesi poi scartata dal governo.

Intervenendo alla trasmissione di La7 ‘Tagadà', Spirlì ha aggiunto: "Ma cosa c'entra Gino Strada? Noi abbiamo bisogno che in Calabria, dove ci sono fior di professori e fiori di rettori, si cerchi qui chi si deve occupare della sanità calabrese. Non abbiamo bisogno di essere schiavizzati nella nostra sanità e – ha concluso il presidente – non abbiamo bisogno di geni che arrivano dall'altra parte del mondo".Le prime a replicare alle dire dichiarazioni di Spirlì sono le Sardine, che lo definiscono "presidente per caso", perché le sue parole sono "un'ennesima testimonianza di inadeguatezza ed inettitudine".

Il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia ha spiegato che al momento il commissario Zuccatelli non è in discussione, sebbene sia ancora sotto attacco per il video in cui afferma che le mascherine sono inutili: "Il presidente Spirlì è venuto in Consiglio dei ministri (quando è stata decisa la nomina di Giuseppe Zuccatelli a commissario della sanità in Calabria, ndr), come da prassi; non era d'accordo, ma non si è opposto, con grande rispetto istituzionale ha preso atto che quella era la proposta. Il commissario non è stato nominato dall'alto e non è che nessuno lo conosceva, era un tecnico che da molto tempo lavorava in Calabria, su un territorio limitato", ha detto a Porta a Porta.

Per quanto riguarda Gino Strada Boccia conferma che il medico "ha dato disponibilità a dare una mano, la valutazione la sta facendo Speranza. Strada è già in Calabria ed è già in contatto con il commissario e fa già delle cose importanti. Se decide di aumentare il suo impegno in Calabria non può che far bene. Ma in Calabria dobbiamo esserci tutti noi, deve esserci lo Stato".

Ieri il ministro D'Incà ha confermato che il piano Covid in Calabria c'è e lo ha adottato proprio l'ex commissario Saverio Cotticelli, "con decreto del 18 giugno 2020" e con approvazione del ministero della Salute il 3 luglio 2020 e successivamente trasmesso al commissario il 6 luglio. Ma la tensione è ancora altissima. Il predecessore di Cotticelli, Massimo Scura, ieri ha puntato il dito contro Cotticelli, ritenendolo responsabile per la mancanza di personale, perché non avrebbe dato corso al suo piano di assunzioni, concludendo che "la Regione ha avuto 88 milioni di euro o anche di più per il piano Covid ma non sono mai stati distribuiti alle singole Asp e singole aziende ospedaliere perché queste, non hanno mai predisposto un piano Covid".

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