1.746 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Un ex eurodeputato della Lega è stato arrestato per furto in un magazzino di prodotti elettronici

Claudio Morganti, residente in provincia di Prato ed ex europarlamentare della Lega, è stato fermato con l’accusa di furto aggravato e continuato in concorso di prodotti acquistati on line. Negli ultimi mesi avrebbe rubato prodotti elettronici in un magazzino per un valore totale che sfiora i 90 mila euro.
A cura di Annalisa Girardi
1.746 CONDIVISIONI
Immagine

Claudio Morganti, 47 anni, è stato europarlamentare della Lega dal 2009 al 2014. Un anno prima era stato espulso dal partito per contrasti con la segreteria. Alcuni giorni fa è stato arrestato per furto di materiale elettronico. Morganti, residente in provincia di Prato è stato fermato insieme a un altro uomo, R.A.,  un magazziniere venticinquenne, con l'accusa di furto aggravato e continuato in concorso di prodotti acquistati on line, per un valore totale che sfiora i 90 mila euro. Secondo le forze dell'ordine, negli ultimi mesi avrebbe rubato decine di pacchi contenenti prodotti di elettronica, che si trovavano in un magazzino di una ditta di Calenzano, in provincia di Firenze. R.A., invece di consegnare i prodotti con la sua azienda di trasporti, si sarebbe reso complice nel furto.

Morganti e il venticinquenne, arrestati ieri, sono comparsi oggi in tribunale. Il giudice nel frattempo ha convalidato il duplice arresto e disposto l'obbligo di dimora e di firma per entrambi. Da tempo i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Signa (Firenze) indagavano su furti di prodotto comprati su Internet e ieri hanno fatto un blitz nella ditta Speedy Point, a Calenzano, sorprendendo Morganti e il suo complice che cercavano di allontanarsi con un furgone pieno di telefoni, tablet, cuffie e altri prodotti di elettronica. Solo nel furgone sono stati trovati oggetti per circa 7.500 euro (restituiti alla ditta): tramite successive perquisizioni, nelle case degli arrestati sono stati rinvenuti beni rubati per circa 80 mila euro, ora posti sotto sequestro.

L'ex europarlamentare solo ieri aveva scritto un post sul suo profilo Facebook in merito alla vicenda: "Stanno uscendo fantasiose ricostruzioni sulla vicenda che mi ha coinvolto. Vantando un credito di 5 mesi di lavoro (circa 40.000 euro) verso la società appaltatrice e dopo numerosi solleciti senza nessuna risposta, ho trattenuto una decina di loro spedizioni per forzare il pagamento. I pacchi trattenuti, poi sequestrati, erano integri e presentavano l'imballaggio originale. Il valore di tali pacchi è di circa 5000 euro e non di 80.000 euro come riportato da qualche giornale. Chi parla di reato di ricettazione verrà querelato. Come confermato dalle indagini, non c'è stata nessuna volontà di vantaggio economico ma solo l'intenzione di fare valere i propri diritti, forse commettendo una leggerezza, ma solo con quell'obiettivo".

1.746 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views