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Ucraina, Tajani dice Berlusconi è un uomo di pace e non voleva dare la colpa della guerra a Zelensky

Silvio Berlusconi pochi giorni fa ha detto che se Zelensky non avesse attaccato le “repubbliche autonome del Donbass” non ci sarebbe stata la guerra in Ucraina. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto alla Camera, ha provato a difenderlo: “È un uomo di pace”
A cura di Luca Pons
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"Tutti cerchiamo la pace ed il presidente Berlusconi è un uomo di pace, il suo è un messaggio per dire: riflettiamo su come si possa raggiungere la pace" in Ucraina. Lo ha detto Antonio Tajani, ministro degli Esteri del governo Meloni, commentando in un question time alla Camera le parole di Silvio Berlusconi sul presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky.

Domenica sera, il presidente di Forza Italia aveva detto che se fosse stato ancora presidente del Consiglio non sarebbe andato a parlare con Zelensky, "perché stiamo assistendo alla devastazione del suo paese e alla strage dei suoi soldati e dei suoi civili". Invece, "bastava che cessasse di attaccare le due repubbliche autonome del Donbass e questo non sarebbe accaduto".

Berlusconi aveva aggiunto: "Per arrivare alla pace penserei che il signor presidente americano dovrebbe prendersi Zelensky e dirgli: ‘È a tua disposizione dopo la fine della guerra un piano Marshall per ricostruire l'Ucraina'. Un piano Marshall da 6, 7, 8, 9mila miliardi di dollari, a una condizione: che tu domani ordini il cessate il fuoco, anche perché noi da domani non vi daremo più dollari e non ti daremo più armi". Ieri, in una nota, il presidente di FI è ritornato sui suoi passi, ma le dichiarazioni hanno continuato a sollevare polemiche.

Le parole sulla guerra in Ucraina sono un "invito a riflettere su come raggiungere la pace"

Per il ministro Tajani, queste parole sono state un invito a "riflettere su come si possa raggiungere la pace, ad esempio con un piano di ricostruzione. La strada non è chiaramente tracciata, ciò che è chiaro è che la sconfitta dell'Ucraina non è quella giusta". Il ministro ha proseguito: "Nel sostenere con fermezza Kiev e il coraggio del suo popolo, difendiamo i nostri valori e la prospettiva della pace e della ricostruzione. Il messaggio che continuiamo a dare i russi è che la guerra non è una soluzione, la linea di fermezza e difesa della libertà del diritto internazionale non può affievolirsi. Così come lo sforzo diplomatico".

La posizione del governo Meloni e della maggioranza di governo "è sempre stata chiara, siamo dalla parte dell'Europa, della Nato, dell'Ucraina, dell'Occidente", ha ribadito Tajani. "Contano i fatti e i voti che abbiamo dato. Lo abbiamo fatto fin dalla passata legislatura, il 1 marzo del 2022: nelle due Camere abbiamo approvato le prime risoluzioni che impegnarono il governo ad assistere l'Ucraina sotto tutti gli aspetti, inclusa la cessione di apparati militari".

Un orientamento "confermato con le successive risoluzioni – quella del giugno 2022 in vista del Consiglio europeo e nell'attuale legislatura quella del 30 novembre e del 13 dicembre scorso – che hanno consentito di prorogare alla fine di quest'anno la cessione di armi alle autorità ucraine. Una coerenza che non tutte le forze politiche hanno dimostrato", ha concluso Tajani alla Camera.

"Berlusconi non ha mai difeso Putin"

Tajani, che subito dopo le affermazioni di Berlusconi aveva twittato per ribadire la posizione ufficiale di Forza Italia, anche in un'intervista a La7 ha continuato a spiegare le parole del suo presidente di partito: "La proposta di Berlusconi va nella direzione di un impegno forte di tutto il mondo libero per la ricostruzione dell'Ucraina che è stata devastata".

"Già l'Occidente sta parlando con Zelensky puntando sulla ricostruzione e anche l'Italia è fortemente impegnata", ha proseguito il ministro. "Zelensky dovrà decidere di puntare sul cessate il fuoco nel momento in cui c'è la sicurezza che la Russia non vuole continuare con l'invasione dell'Ucraina. Solo in quel caso lui e l'Occidente potranno dire, adesso basta",

Nella stessa intervista, Tajani ha anche sostenuto che le parole di Berlusconi sarebbero state "estrapolate da un discorso complessivo" per dire "troviamo un modo di convincere Zelensky e certo anche Putin", e comunque il presidente di Forza Italia "non ha mai difeso Putin". Cosa che, in realtà, Berlusconi ha fatto in diversi interventi, inclusa un'intervista a Porta a porta poco prima delle ultime elezioni politiche. In ogni caso, per Tajani "Rischiamo di fare di una frase, di una battuta, un caso politico che non esiste. Berlusconi e Forza Italia stanno dalla parte dell'Ucraina".

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