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Covid 19

Speranza: “Presto per dire se serviranno altri richiami. Per vaccini ai bimbi ascoltiamo la scienza”

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha detto che è prematuro stabilire se serviranno altri richiami: “Valuteremo più avanti in base alle evidenze scientifiche”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Secondo il ministro della Salute Speranza è presto per stabilite se serviranno ulteriori somministrazioni, dopo la terza dose: "È prematuro dire se serviranno altri richiami per le vaccinazioni. Sappiamo che dopo alcuni mesi la protezione scende, ma non scompare ma valuteremo più avanti in base alle evidenze scientifiche", ha detto ad Accordi e Disaccordi sul Nove.

"Oggi – ha detto – abbiamo raggiunto 100 milioni di dosi somministrate in poco più di 11 mesi; 40mila prime dosi al giorno e 10 milioni di richiami fatti. L'importante è completare il primo ciclo e fare la terza dose". In merito alle vaccinazioni sui bimbi 5-11 anni, che partiranno il 16 dicembre prossimo, Speranza ha ricordato che bisogna fidarsi della scienza: "C'è una valutazione dell'Ema e dell'Aifa: partiremo il 16 dicembre e il mio consiglio – ha proseguito – è di affidarsi ai nostri pediatri. Della qualità della nostra classe medica si parla in tutto il mondo, fidiamoci di loro. Ai genitori che comprensibilmente hanno dei dubbi dico: parlate con i nostri pediatri, non è materia da talk show o social media. Fidiamoci della scienza e della medicina". 

"Abbiamo numeri in crescita, comunque diversi dalla stragrande maggioranza dei Paesi europei che stanno messi molto peggio di noi e sono stati costretti ad adottare misure molto forti. Oggi l'Italia sta meglio di altri Paesi ma bisogna mantenere i piedi per terra e continuare un percorso che vede l'indispensabile accelerazione sulle vaccinazioni".

Sull'annuncio della casa farmaceutica che ha prodotto il vaccino Pfizer, secondo cui il siero anti Covid sarebbe efficace dopo tre dosi contro la variante Omicron, il ministro si mostra cauto: "Aspettiamo il giudizio delle autorità internazionali. Aspettiamo che le loro valutazioni si consolidino. Non c'è ancora un giudizio finale e l'impatto della variante non è ancora certo. Non possiamo seguire altre valutazioni. Per me il riferimento sono le autorità internazionali come l'Oms, l'Ema e la nostra Aifa".

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