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Sondaggi politici, gli italiani bocciano la manovra e chiedono al governo di trattare con l’Ue

Gli italiani sembrano bocciare la manovra e chiedono al governo di cedere, almeno in parte, alle richieste dell’Ue nella trattativa con Bruxelles. Un sondaggio realizzato da Ipsos dimostra che gran parte degli intervistati sostiene che la legge di Bilancio faccia crescere il debito pubblico e spaventi gli investitori.
A cura di Stefano Rizzuti
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La manovra non convince l’Unione europea, gli investitori e molti soggetti economici, ma non solo. Molto scettici sono anche gli italiani. Secondo un sondaggio realizzato da Ipsos per Il Corriere della Sera, sono in molti i cittadini intervistati che vedono soprattutto i lati negativi della legge di Bilancio: favorisce l’assistenzialismo e fa crescere il debito pubblico, sono le accuse. E per questo credono che sia giusto trattare con l'Ue e rivedere almeno in parte le misure. La prima domanda che pone il sondaggio riguarda la conoscenza dei contenuti della manovra: il 7% degli intervistati si ritiene molto informato. Tra questi ci sono soprattutto gli elettori del MoVimento 5 Stelle, meno quelli degli altri partiti. Si ritiene abbastanza informato il 47% del campione, con netta prevalenza degli elettori del Pd, seguiti da quelli della Lega. Poco informato il 32%, tra cui molti elettori di Forza Italia e Fratelli d’Italia, oltre che della Lega. Infine, il 14% del campione dice di essere “per nulla informato” a riguardo: tra questi spiccano gli elettori del M5s.

Il giudizio sulla manovra

I sondaggisti chiedono agli intervistati quanto condividano alcune frasi riguardanti la manovra. La prima recita: “È una manovra che riduce le disuguaglianze economiche”. Dichiarazione condivisa dal 12% del campione, soprattutto tra gli elettori di M5s e Lega. Per il 19% del totale questa è “una manovra che dà impulso alla crescita economica”: lo pensano soprattutto gli elettori del M5s e della Lega. Negativo il parere degli altri elettori. Il 13% del totale ritiene che la manovra favorisca l’assistenzialismo, soprattutto tra gli elettori di Lega, Fi, FdI e Pd. Infine, per il 29% del totale la manovra “fa crescere il debito pubblico e spaventa gli investitori”, una posizione espressa da moltissimi elettori del Pd, ma da una fetta rilevante anche di Fi e Lega.

Agli intervistati si chiede ancora la manovra può essere “in grado di rilanciare la crescita e lo sviluppo assicurando la tenuta dei conti pubblici”. Il responso non è per nulla positivo: risponde “sicuramente sì” solo il 9%, soprattutto elettori Cinque Stelle e Lega. “Probabilmente sì” per il 28%, anche in questo caso con netta prevalenza degli elettori delle forze di maggioranza (ma dato non basso anche per quelli di Forza Italia e Fratelli d’Italia). Decisamente più negativi gli elettori del Pd, tanto da portare la risposta “probabilmente no” al 28% del totale. E quella “sicuramente no” al 13%: tra questi c’è anche da notare un 6% degli elettori leghisti.

Gli italiani vogliono che il governo tratti con l'Ue

Infine, viene chiesto un parere sulla trattativa con l’Unione europea. Per il 17% del totale è “un errore cedere alle richieste europee, deve mantenere la manovra com’è”: lo pensano soprattutto gli elettori di M5s e Lega. Per il 35%, invece, è giusto cedere “ma mantenendo l’impianto della manovra”, come sostenuto non solo dai leghisti ma anche – per quasi un terzo – da elettori di M5s, Pd e Fi. Infine, drammatica la situazione per il 25% degli intervistati, i quali sostengono che le concessioni all’Ue siano ancora troppo poche e che “i conti italiani restano a rischio”. Un pensiero condiviso soprattutto dai sostenitori del Pd, di Fi e di FdI. Ma si segnala un 9% degli elettori del M5s che la pensa in questo modo e un 8% di quelli della Lega.

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