Sondaggi politici, chi vincerebbe le elezioni se votassimo oggi: quali partiti crollano e quali crescono

I nuovi sondaggi premiano il Movimento 5 stelle, che resta ben distante dal Partito democratico ma riduce il distacco a meno di dieci punti. Intanto i dem crollano, e vanno male anche i ‘moderati' Forza Italia e Azione. Molti degli altri partiti – Fratelli d'Italia, Lega, Alleanza Verdi-Sinistra – sono invece stabili. È il risultato della Supermedia delle rilevazioni effettuata da Youtrend per Agi. Ecco chi ottiene i risultati migliori.
Fratelli d'Italia è stabile al 29,4%. Non cresce né diminuisce il consenso per il partito di Giorgia Meloni, che resta comunque la prima forza politica del Paese ed è poco distante dalla soglia del 30%. Al momento, in ogni caso, si potrebbe dire che FdI non ha particolare bisogno di aumentare i propri voti: la concorrenza è ben distante.
Infatti, il Partito democratico cala al 21,8%. Il Pd di Elly Schlein perde mezzo punto percentuale rispetto a due settimane fa, andando al di sotto della soglia del 22% per la prima volta da quasi un anno, cioè da prima delle elezioni europee del 2024 che avevano portato un inatteso exploit. Da allora i dem hanno sempre oscillato tra il 22 e il 24%. Resta da vedere se nelle prossime settimane riusciranno a tornare a quel livello.
Il Movimento 5 stelle sale al 12,4% ed è l'unica forza politica che può davvero esultare per i risultati di questa Supermedia. Il M5s di Giuseppe Conte sale di tre decimi e si issa in modo piuttosto stabile al di sopra del 12%. Questo significa anche che, per la prima volta da parecchio tempo, la distanza tra i pentastellati e il Pd è inferiore ai dieci punti.
Si può ipotizzare che a spingere gli elettori verso il Movimento sia la sua netta presa di posizione contro il riarmo italiano ed europeo. Risale a quasi un mese fa la manifestazione contro il riarmo di Roma, che era stata un successo in termine di affluenza. Sembrerebbe confermarlo non solo il calo del Pd, che sulle armi ha una posizione piuttosto divisa al suo interno, ma anche il risultato di Forza Italia: -0,3% e calo al 9,1%. FI è apertamente a sostegno dei progetti di riarmo.
D'altra parte però ci sono altre forze politiche che si sono schierate contro l'aumento della spesa militare e che non vedono passi avanti in questa rilevazione. Lo ha fatto con qualche ambiguità (in quanto partito di governo) la Lega, ferma all'8,6%. E si è posizionata con decisione anche l'Alleanza Verdi-Sinistra, stabile al 6,1%.
In compenso, a confermare le difficoltà di chi appoggia più apertamente il riarmo ci sono i risultati dei partiti centristi dell'opposizione. Azione di Carlo Calenda scende al 3,2% (-0,3%), Italia viva di Matteo Renzi al 2,4% (-0,1%) e +Europa all'1,8% (-0,1%).
Guardando ai risultati delle coalizioni, oggi il risultato di un'elezione potrebbe essere in bilico. Il centrodestra nel complesso raccoglie il 48,2% dei voti, mentre una eventuale coalizione Pd-Avs-M5s arriverebbe al 40,3%. Considerando il contributo dei tre partiti centristi, l'opposizione arriverebbe al 47,7%. Insomma, la differenza sarebbe di pochi decimi. Ma la questione resta sempre la stessa: non è ancora chiaro quali potrebbero essere davvero le coalizioni, se si andasse al voto in questo momento.