Scuola, Salvini: “Appalti sospetti sui nuovi banchi, andrò in Procura”. Arcuri: “Nessun fondamento”
Ancora accuse al governo in tema scuola da parte del leader della Lega, Matteo Salvini. E questa volta è il commissario straordinario Domenico Arcuri a rispondergli. Il senatore attacca la ministra dell'Istruzione sulla questione dei nuovi banchi, affermando di avere sospetti sugli appalti per la loro fornitura: "La Azzolina ha perso 4 mesi per cercare i banchi, andrò in Procura, ci sono appalti da decine di milioni di euro quanto meno sospetti". Subito arriva la replica da Arcuri: "L'esistenza di contratti sospetti è destituita di fondamento", taglia corto.
Salvini, ospite alla trasmissione "Fuori dal coro" in onda su Rete 4, parla dell'avvio del nuovo anno scolastico e denuncia: " Incredibile che tutta Europa abbia già aperto ed in Italia ancora non si sa nulla e mancano insegnanti, aule, banchi e bidelli. Hanno trovato soldi per monopattini elettrici e non possono trovarli per i termoscanner". Rivolgendosi direttamente alla ministra Lucia Azzolina prosegue: "Azzolina mi insulta? Noi è da marzo che facciamo proposte per la scuola: assumere e stabilizzare precari se mancano insegnanti, coinvolgere scuole paritarie disponibili se mancano aule".
Arcuri, intervenendo a "Cartabianca" sui Rai Tre, dopo aver messo un punto alla polemica sui nuovi banchi, precisa: "Abbiamo contrattualizzato 2 milioni di banchi tradizionali e 400mila con le rotelle. Abbiamo assicurato che li consegneremo tutti entro la fine di ottobre". Non solo banchi: Arcuri assicura anche che le mascherine arriveranno ogni giorno nelle scuole, per cui le famiglie non dovranno farsi carico del loro acquisto: "Sono già state distribuite le mascherine chirurgiche alle scuole. Chiunque dica alle famiglie che c'è bisogno che acquistino la mascherina dice il falso perché il governo manda tutti i giorni 11 milioni di mascherine a tutte le scuole. È l'unico governo al mondo".
Il commissario, tuttavia, non nasconde alcune perplessità. In particolare sulla data del rientro nelle classi: "Io avrei aperto le scuole dopo le elezioni, il 24 settembre, come faranno alcune Regioni". E infine sull'aumento dei contagi da coronavirus nel nostro Paese, rassicura: "Abbiamo un numero di contagi clamorosamente inferiore ad altri Paesi europei. Non vedo il ritorno a un lockdown generalizzato".