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Crisi di Governo 2022

Renzi contro Conte: “Bisogna rispettare le regole democratiche o si finisce come Trump”

Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, torna a ribadire che il suo partito non farà da stampella al governo e non voterà la fiducia in Parlamento. Ospite di Non è l’Arena, Renzi attacca ancora il governo e il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sottolineando infine che “in questo momento una maggioranza è possibile”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, torna all’attacco del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del governo. Lo fa intervistato durante la puntata di Non è l’arena, su La7. Renzi parte della questione della delega ai Servizi mantenuta per sé dal presidente del Consiglio: “Conte pensa di bastare a se stesso. È l’ennesimo segno di un modello democratico che viene messo in discussione. Poi va a finire come Trump in America, perché non vengono rispettate le regole democratiche. Il rispetto delle forme democratiche vuol dire che quando si fanno le leggi in Parlamento si deve dare il tempo di discutere”. Poi aggiunge: “Non sto dicendo che c’è un problema di poca democrazia di un uomo, ma che si devono rispettare le forme democratiche”.

Renzi tira in ballo quella che definisce la politica da grande fratello e spiega: “Un presidente del Consiglio non lo giudichi da quanto è simpatico. Il presidente del Consiglio non ha uno scontro con me, non ho uno scontro con lui. Il politico deve essere competente”. Renzi si dice certo che Conte non abbia i numeri al Senato e assicura che Italia Viva non farà la stampella esterna del governo: “Noi non voteremo la fiducia, quindi è chiaro che non faremo la stampella del governo. Noi continueremo a votare per le cose che servono agli italiani”. Non manca una provocazione nei confronti del Pd: “Suona strano che il Pd accetti di mandare a casa Teresa Bellanova per aprire a Di Battista o Mastella”.

Il leader di Italia Viva esclude elezioni anticipate, sostenendo che “in questo momento la maggioranza è possibile. Se Conte ha i numeri ha ragione lui, ma se non ha 161 quello è un arrocco e porterà alla caccia ai responsabili, mentre noi dobbiamo farla ai vaccini”. D’altronde l’ex presidente del Consiglio dice che Iv è pronta “a discutere anche domattina, purché si parta dalle cose da fare”.  Renzi esclude che questo possa essere il suo Papeete, come nel caso di Matteo Salvini: quello “è stato un luogo in cui Salvini, con un abbigliamento non usuale, ha chiesto di andare a votare chiedendo i pieni poteri. Ho pensato che Salvini sbagliasse e ho bloccato quell’operazione. Io in giacca e cravatta non chiedo pieni poteri, chiedo il contrario”.

Il leader di Iv parla anche del Recovery plan, sostenendo che anche la “nuova bozza ancora non va bene. Se leggiamo i documenti, lo vediamo che il dato è devastante. Non l’hanno letta tutti in quel governo. Qualcuno non l’ha capita secondo me. Stiamo parlando dei soldi che riguardano il futuro delle prossime generazioni”. E Renzi ribadisce la sua posizione sul Mes: “Aver detto di no al Mes per una impuntatura sta portando un danno da 564 milioni in meno da giugno. Io sto facendo una polemica per i vostri soldi, non per i miei”.

Renzi parla, in conclusione, di un patto per le riforme con tutto il Parlamento e della necessità di istituire una commissione d’inchiesta sul Covid: “Il centrodestra e il centrosinistra facciano quello che hanno fatto ai tempi del Nazareno. Che non era votare una fiducia al sottoscritto, Berlusconi non ha mai governato con me. Ma era un patto istituzionale. Io penso che sarebbe un bene per il Paese se anziché andare a cacciare i responsabili, facessimo un progetto tutti insieme, dalla Meloni a Di Maio, da Salvini a Zingaretti. Non governo, sto dicendo le riforme. Mi piacerebbe tanto che i parlamentari facessero una commissione parlamentare d’inchiesta sul Covid: perché non c’è chiarezza sulle mascherine? Perché su alcuni acquisti c’è il segreto di Stato?”.

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