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Covid 19

Quando entrerà in vigore il nuovo dpcm e fino a quando resterà valido

Il dpcm firmato nelle scorse ore dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, entrerà in vigore a partire dal 6 novembre e resterà valido fino al 3 dicembre. Potrebbe essere diversa la data di entrata in vigore del provvedimento per le aree arancioni e rosse, quelle dove verranno applicate restrizioni maggiori.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il nuovo dpcm, firmato il 3 novembre dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza, entrerà in vigore a partire da venerdì 6 novembre. Nelle disposizioni finali del decreto (qui il testo integrale dell’ultimo dpcm) si spiega chiaramente che l’entrata in vigore del provvedimento che porterà anche al coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5, oltre che alla divisione dell’Italia in tre aree, avverrà a partire dal 6 novembre. E la sua efficacia rimarrà valida fino al 3 dicembre, salvo ulteriori interventi che potrebbero subentrare in caso di necessità di misure più restrittive.

Quando entra in vigore il dpcm

Nelle righe finali del dpcm si legge: “Le disposizioni del presente decreto si applicano dalla data del 6 novembre 2020, in sostituzione di quelle del decreto del presidente del Consiglio dei ministri 24 ottobre 2020, e sono efficaci fino al 3 dicembre”. Le disposizioni si applicano a tutte le Regioni, comprese quelle a statuto speciale, e alle province autonome di Trento e Bolzano. La validità delle norme e la sua entrata in vigore potrebbe variare leggermente per quanto riguarda quelle previste nelle zone arancioni e rosse, ovvero quelle ritenute più critiche.

L'entrata in vigore per le aree arancioni e rosse

Per le aree arancioni e rosse si potrebbe aspettare qualcosa in più. Questo perché devono prima essere stabilite le diverse zone e collocate le Regioni in ogni singola area. Operazione che avverrà attraverso un’ordinanza del ministro della Salute, attesa nelle prossime ore. L’ordinanza verrà adottata dopo aver sentito i presidenti delle Regioni interessate, sulla base dei singoli dati epidemiologici. Una volta individuate le Regioni con il tasso di rischio più alto – sia quelle delle aree arancioni che quelle delle aree rosse – si può anche prevedere qualche eccezione per alcuni territori al loro interno in cui la situazione è meno critica: si potrebbe quindi decidere di non applicare qualcuna di queste misure. Per l’entrata in vigore delle misure riguardanti zone arancioni e rosse si potrebbe attendere oltre la data del 6 novembre, poiché le disposizioni verranno applicate “a far data dal giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale delle ordinanze”. Dipenderà tutto, quindi, dalla data in cui verrà pubblicata in Gazzetta ufficiale l'ordinanza del ministero della Salute, che ancora non è stata varata.

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