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Ocean Viking, Commissione Ue chiede lo sbarco immediato dei 234 migranti: “Evitare tragedia umanitaria”

L’Europa fa sentire la sua voce e chiede lo sbarco immediato dei migrarti della Ocean Viking, che sta navigando verso la Francia ed è ancora in attesa di un porto, dopo essere stata respinta dall’Italia.
A cura di Annalisa Cangemi
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L'Europa sta chiedendo agli Stati membri di occuparsi dello sbarco degli oltre 200 migranti che si trovano ancora a bordo della Ocean Viking, la nave di Sos Mediterranee che ieri è stata costretta a fare rotta verso la Francia, dopo essere stata respinta dall'Italia e aver ricevuto diversi No da parte di Paesi Ue a cui aveva chiesto un porto.

La Francia non le ha ancora assegnato un porto, sebbene il sindaco di Marsiglia si sia detto disponibile ad accogliere i naufraghi. Parigi ha criticato apertamente le scelte del governo Meloni, che alla sua prima prova nella gestione degli arrivi di migranti ha prima imposto una ‘selezione' dei migranti per distinguere le persone fragili da quelle sane, e poi è stato costretto ad accettare lo sbarco di tutti i migranti dalle navi Geo Barents e Humanity 1, per via delle condizioni sanitarie considerate a rischio, dopo gli accertamenti fatti da un'équipe di medici e psicologi. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni si è anche espressa sulla valutazione degli operatori dell'Usmaf e dell'Asp, che ieri sono saliti per una seconda ispezione sanitaria a bordo delle imbarcazioni umanitarie, giudicando la loro decisione "bizzarra".

Se però è stato concesso lo sbarco agli 89 migranti della Rise Above, trattandosi di un salvataggio effettuato in zona Sar, sulla Ocean Viking, nave battente bandiera norvegese di proprietà della ong francese Sos Mediterranee, che si trova attualmente in acque territoriali italiane, l'esecutivo non è disposto a cedere. E così i 234 sopravvissuti aspettano ancora un porto, dopo venti giorni di navigazione. "È un’emergenza umanitaria che esige una risposta immediata", dichiara Alessandro Porro, presidente di Sos Mediterranee Italia. Secondo le previsioni la nave dovrebbe arrivare nelle acque internazionali adiacenti alla Corsica domani, giovedì 10 novembre.

"La Commissione europea chiede lo sbarco immediato, nel più vicino luogo di sicurezza, di tutte le persone soccorse e che si trovano a bordo della Ocean Viking", che è diretta verso la Francia.

"La situazione a bordo della nave ha raggiunto un livello critico e deve essere affrontata con urgenza per evitare una tragedia umanitaria. L'obbligo legale di soccorrere e garantire la sicurezza della vita in mare è chiaro e inequivocabile, a prescindere dalle circostanze che portano le persone a trovarsi in una situazione di pericolo. La Commissione ricorda il principio della cooperazione sincera e invita gli Stati membri a lavorare insieme per garantire una risposta comune, con la massima importanza e considerazione per la sacralità della vita", scrive in una nota l'Esecutivo Ue.

Nel documento, si ricorda inoltre che, sulla base del meccanismo di solidarietà del Nuovo patto su migrazioni e asilo, sono disponibili "un numero significativo di posti di ricollocazione, per contribuire ad alleviare parte della pressione attraverso il trasferimento in altri Stati membri". Nel testo, l'esecutivo Ue richiama quindi a un "quadro strutturale, affidabile e sostenibile, in linea con le competenze dell'Ue e gli standard internazionali", per affrontare la specificità delle pratiche di ricerca e salvataggio che sono sorte nel Mediterraneo negli ultimi anni. La Commissione Ue fa quindi sapere, nella dichiarazione a mezzo stampa, che intensificherà i lavori per "rafforzare la cooperazione tra gli Stati membri nelle attività di ricerca e salvataggio" e che convocherà "urgentemente i Paesi Ue per lavorare ulteriormente su soluzioni comuni". 

La Commissione si aspetta, come scritto nella dichiarazione "che tutti gli Stati membri partecipino in uno spirito di sincera cooperazione, solidarietà e fiducia reciproca". La situazione a cui stiamo assistendo nel Mediterraneo, conclude il documento, mette ancora una volta in evidenza l'urgente necessità di una politica unica e coesa in materia di migrazione e asilo.

"Un quadro adeguato e sostenibile di gestione della migrazione a livello europeo, fornirà la soluzione strutturale a queste situazioni", si legge nella nota.

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