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Nel Riminese un sindaco leghista ha imposto la benedizione pasquale a scuola con un’ordinanza

Il sacerdote potrà entrare a scuola in qualunque momento, e gli alunni di altre religioni potranno al massimo uscire dall’aula per poi rientrare. Lo ha deciso Mauro Giannini, sindaco di Pennabili (Rimini), già noto per aver scritto sui social “Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera”.
A cura di Luca Pons
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Mauro Giannini, il sindaco di Pennabili, Comune di poco meno di 3mila abitanti in provincia di Rimini, ha imposto le benedizioni pasquali a scuola con un'ordinanza. Il sindaco è un esponente della Lega che era già diventato noto quando, a ottobre 2022, aveva scritto su Facebook: "Sono nato con la camicia nera e morirò con la camicia nera", con riferimento al reggimento d'assalto degli Arditi, per poi chiarire successivamente: "Ho uno spirito ‘fascista' nel senso di spirito ‘dannunziano'". Lo scorso Natale, Giannini aveva anche emanato un'ordinanza che intimava ai cittadini di essere felici: "Con la volontà di vedere uniti e gioiosi tutti i suoi concittadini in occasione del santo Natale, il sindaco ordina: sorridete alla Vita, aprite i vostri Cuori e riempite di gioia chiunque voi incontrate", recitava il testo.

L'intervento di Giannini sulle benedizioni pasquali è stato motivato dal fatto che "in data 18 marzo a un sacerdote sarebbe stato impedito l'ingresso per la benedizione pasquale alla scuola materna ed elementare del comune di Maiolo, plesso facente parte dell'Istituto statale comprensivo P.O.Olivieri di Pennabilli". Pochi giorni dopo, il 21 marzo, la dirigente scolastica di quell'istituto avrebbe poi "disposto il divieto di svolgere il rito della benedizione pasquale all'interno degli edifici scolastici durante l'orario dedicato alle attività didattiche".

Secondo il sindaco, questo intervento sarebbe stato "giuridicamente inefficace", perché la "gerarchia delle fonti del diritto italiano" non permetterebbe a una circolare di "incidere negativamente sui valori culturali costituzionalmente protetti". Per questo, la presidente non potrebbe "impedire l'accesso ai sacerdoti e ai ministri del culto cattolico ai locali ove si tengono le lezioni e si svolge attività didattica per il tempo occorrente alla celebrazione del rito della benedizione". Questa l'indicazione contenuta nell'ordinanza comunale.

Gli edifici scolastici, ha sottolineato Giannini, "appartengono al Comune di Pennabilli", e l'amministrazione del Comune "intende garantire,  per quanto di propria competenza, l'osservanza del dettato costituzionale e il rispetto della religione cattolica nelle sue tradizionali manifestazioni, come si evince anche nelle proprie linee programmatiche di governo". In un passaggio, l'ordinanza ricorda anche che "la presenza di alunni di diverso credo politico può essere tutelata con semplici accorgimenti nei luoghi del plesso scolastico".

Perciò, il Comune "ordina alla dirigente scolastica di consentire ai sacerdoti il rito della benedizione pasquale all'interno di tutte le aule degli edifici scolastici anche durante l'orario dedicato allo svolgimento dell'attività didattica". Citando i Patti Lateranensi e l'accordo di Villa Madama tra Stato e Chiesa, l'ordinanza precisa che questo deve avvenire "nel rispetto dei portatori di diverse culture religiose ai quali deve essere consentito l'allontanamento momentaneo". Perciò, il sacerdote avrà il diritto di entrare nella scuola in qualunque orario, anche quello di lezione, e se qualche alunno "portatore di diversa cultura religiosa" non dovesse sentirsi rappresentato dalla benedizione pasquale dovrà lasciare l'aula, andare in un altro locale della scuola e poi tornare.

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