Meloni: “I violenti che devastano le città sono perfettamente funzionali al governo”
Dopo le proteste scoppiate nella notte in diverse città italiane, che hanno visto nel mirino le ultime misure introdotte dal governo per frenare i contagi di coronavirus nel Paese, Giorgia Meloni è intervenuta per commentare quanto accaduto. "Le vergognose immagini di distruzione dei violenti che anche questa notte hanno creato caos e scontri con le forze dell'ordine, che condanniamo con forza, non inquineranno il messaggio che le tante persone perbene scese in piazza ieri a difesa del proprio futuro, vogliono mandare", ha scritto la leader di Fratelli d'Italia sui suoi canali social. Che ha aggiunto: "Commercianti, ristoratori, lavoratori e categorie di ogni tipo scese in piazza per rivendicare il sacrosanto diritto a vivere e lavorare dignitosamente".
Meloni ha anche sostenuto che le immagini di violenza siano "funzionali al governo" e ha chiesto di non identificare tutti i manifestanti come pericolosi estremisti. "Che la forza di questa immagine possa contrastare le menzogne di chi vorrebbe rappresentare tutti i manifestanti come gruppi di pericolosi estremisti. I violenti che devastano le città sono nemici di questi italiani, e sono perfettamente funzionali al governo", ha concluso condividendo la foto di una bambina che regge un cartellone dove chiede di riaprire il locale del padre.
L'opposizione in queste ore ha rinnovato la richiesta al governo di modificare l'ulitmo Dpcm. Ma sul tema anche la maggioranza è spaccata, con Italia Viva che chiede all'esecutivo di permettere ai ristoranti di restare aperti almeno fino alle 22. Lo stesso appello arriva dalle autorità locali: il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, ha detto al governo di "ascoltare la protesta civile e provare a valutare se ci potrà essere qualche correzione" alle nuove misure. Il governatore dell'Emilia Romagna ha anche aggiunto: "Era meglio chiudere i centri commerciali il sabato e la domenica, dove si affolla tanta gente, piuttosto che ristoranti, teatri, cinema e palestre che rispettavano le regole".