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Matteo Salvini e Luigi Di Maio dichiarano guerra a Bankitalia e Consob: “I vertici vanno azzerati”

Matteo Salvini e Luigi Di Maio hanno le idee chiare sugli organismi di controllo economici e lanciano un messaggio inequivocabile: “Banca d’Italia e Consob andrebbero azzerati, altro che cambiare una-due persone”, afferma Salvini. Gli fa eco Di Maio: “Non possiamo pensare di confermare le persone che sono state nel direttorio di Bankitalia, se pensiamo a tutto quel che è accaduto in questi anni”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il messaggio è chiaro: Matteo Salvini e Luigi Di Maio ora puntano all’azzeramento della Banca d’Italia e di Consob. I due si sono ritrovati a Vicenza per il convegno delle associazioni dei risparmiatori truffati dalle banche. E hanno inviato un segnale univoco. A partire dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini: “Banca d'Italia e Consob andrebbero azzerati, altro che cambiare una-due persone, azzerati. Venendo qua leggevo che c'è il governo che sta mettendo le mani su chi governa le banche. Stiamo facendo l'esatto contrario. Se noi siamo qua, se voi siete qua col conto corrente in rosso, è perché chi doveva controllare non ha controllato. Dov'erano questi signori mentre questi mangiavano?”.

Secondo Di Maio per Bankitalia serve “discontinuità”: “Non possiamo pensare di confermare le stesse persone che sono state nel direttorio di Bankitalia, se pensiamo a tutto quel che è accaduto in questi anni”. E spiega ancora: “Queste persone (gli ex soci di Banca Popolare di Vicenza, ndr) sono state prese in giro dalla politica che non ha controllato, così come pure dalle istituzioni di controllo e dalle stesse banche. Noi abbiamo messo nella legge di Bilancio i soldi a fine anno, siamo al 9 febbraio, questa è la settimana in cui si scrivono i decreti e si erogano i soldi”.

Di Maio parla anche delle resistenza dell’Unione europea: “Sappiamo che ci sono. Ce ne faremo una ragione. Questa gente ha diritto ai suoi soldi. Sono i loro, non sono di qualcun altro. Hanno ragione, è passato tanto tempo ma in otto mesi e mezzo abbiamo fatto quel che gli altri non avevano fatto per anni”.

Chi sono i dirigenti nel mirino del governo

In bilico c’è, innanzitutto, il vicedirettore di Bankitalia Luigi Federico Signorini. C’è in gioco la sua riconferma: il suo mandato scade infatti il prossimo 11 febbraio. Ma non c’è solo lui. In bilico anche altre figure di vertice a Palazzo Koch, con il mandato vicino alla scadenza: parliamo di Valeria Sannucci, anche lei vicedirettrice, il cui eventuale rinnovo dovrebbe arrivare a maggio. Stessa data anche per l’incarico del direttore generale Salvatore Rossi, colui che ricopre il ruolo più importante, all’interno della Banca d’Italia, dopo quello del governatore Ignazio Visco.

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