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Matteo Renzi: “Con il mio ‘no’ ho distrutto il Movimento 5 Stelle”

L’ex segretario del Pd, Matteo Renzi, rivendica il merito di aver fatto esplodere il Movimento 5 Stelle con il suo ‘no’ a una possibile alleanza di governo tra pentastellati e dem: “Sono esplosi i 5 Stelle. E ne rivendico il merito. Quando sono andato da Fazio a dire ‘mai coi 5 Stelle’ l’effetto sul medio periodo è stato la distruzione dei 5 Stelle”.
A cura di Stefano Rizzuti
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Il senatore ed ex segretario del Pd, Matteo Renzi, rivendica il merito di aver fatto “esplodere” il Movimento 5 Stelle nel momento in cui ha detto no a una possibile alleanza di governo con loro, spingendoli verso l’alleanza con la Lega. In un’intervista al Corriere della Sera, Renzi afferma che il consenso del governo “sta già passando” e questo avviene anche perché “intanto sono esplosi i 5 Stelle. E ne rivendico il merito”. “Quando sono andato da Fazio a dire ‘mai coi 5 Stelle' – spiega – l’effetto sul medio periodo è stato la distruzione dei 5 Stelle. Se avessimo fatto quell'alleanza contronatura, l'effetto sarebbe stato la distruzione del Pd e la creazione di un bipolarismo 5 Stelle-Lega. Mi sono preso gli insulti di una parte dei dirigenti che quell'accordo lo volevano; ma il mio impegno ha permesso di salvare il Pd”.

Secondo Renzi anche Salvinista cominciando a saturare: ci ho messo tre anni a saturare la presenza politica. Il film è lo stesso. I cicli politici sono sempre più veloci. Non a caso Salvini ha smesso di mettersi le felpe, sta tornando a giacca e cravatta”. Per quanto riguarda la situazione economica, il senatore del Pd ricorda che il governo Conte “deve trovare subito 15 miliardi di errata previsione, più altri 25 entro dicembre. Possono rimettere l'Imu sulla prima casa, ma sono solo 4 miliardi. Faranno la patrimoniale e vedrà la reazione degli imprenditori del Nord. In ogni caso si preparano a un bagno di sangue”.

Il Pd e il sostegno a Zingaretti

Dopo le primarie del 3 marzo e l’elezione di Nicola Zingaretti a nuovo segretario del Pd, Renzi esprime il suo “rispetto per il voto: vivo come una liberazione il fatto che ci sia un nuovo segretario. Noi daremo una mano in modo leale e trasparente”. “Sono stato leale con Bersani – continua – perché non dovrei esserlo con Zingaretti? Le scissioni noi non le abbiamo fatte; le abbiamo subite”. Per quanto riguarda la presidenza del partito – si parla di Paolo Gentiloni – il senatore dem continua: “Qualsiasi nome proporrà Zingaretti, lo appoggerò. Io ho vinto le primarie due volte con il 70%, e le correnti mi hanno massacrato dalla mattina alla sera. Il mio stile è diverso. Il mio atto di amore al Pd sarà non fare la mia corrente, anche se molti avrebbero voluto diversamente. Darò una mano”. L’ex presidente del Consiglio annuncia anche che darà vita a una fondazione, la “Matteo Renzi Foundation: siamo in contatto con quella di Clinton e di Obama”.

Renzi parla anche durante un’intervista a Rtl 102.5, partendo dal reddito di cittadinanza: “È un fatto diseducativo, tiene in vita il voto di scambio al Sud col meccanismo del navigator. I 5 Stelle vogliono comprarsi il voto degli italiani e non capiscono che in questo modo segnano la loro fine”. E tornando sul neo-segretario dem Zingaretti assicura: “Non alzerò il ditino, io di gente che alza il ditino sono un esperto. Zingaretti ha vinto in modo netto le primarie, ha diritto e dovere di fare ciò che gli italiani gli hanno chiesto. Io sono in Parlamento e faccio sentire la mia voce”. Infine, sui suoi profili social Renzi annuncia di aver aderito al Manifesto di Macron, “perché è il momento di scrivere una nuova pagina per l’Europa dei popoli. Contro i populisti e contro i sovranisti. Dalla parte dei nostri figli e delle nuove generazioni”.

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