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Il messaggio di Mattarella contro la violenza sulle donne: “Intollerabile barbarie sociale”

Il presidente Mattarella sulla violenza sulle donne: “Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione”, ma anche un’impegno culturale contro “mentalità distorte” e una concezione “miserabile” del rapporto uomo-donna.
A cura di Luca Pons
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"La violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupro. Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo". Lo ha scritto Sergio Mattarella, presidente della Repubblica, nel suo messaggio rivolto alla rassegna Tempo delle donne del Corriere della Sera.

Il presidente Mattarella ha ricordato che "libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione". Nel corso della storia, ha sottolineato, "il valore della libertà, l’aspirazione a svilupparla si sono estesi, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti".

Oggi, però, "in tutto il mondo, la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze. Nelson Mandela scriveva che ‘essere liberi non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri'". Mattarella ha poi elencato una serie di situazioni in cui la libertà viene limitata, soprattutto per le donne: "Non vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni", ha iniziato.

"Non c’è libertà in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dall’istruzione e dal mondo del lavoro. Non c’è completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo", ha poi aggiunto. E infine: "Non c’è libertà, oggi, quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali".

L'Italia, ha aggiunto Mattarella, ha "bisogno più che mai della forza e della cultura delle donne, che con le loro lotte, il loro impegno, la loro originalità hanno indotto e talvolta costretto le società moderne a ripensare stili, modelli e organizzazioni, contribuendo all’affermazione del valore universale della libertà". Per poi concludere: "Le donne hanno cambiato la politica, la cultura e la società. E continueranno a farlo, in questa stagione in cui sfide decisive impegnano l’Italia, l’Europa e il mondo intero sulla frontiera della pace, dello sviluppo, dei cambiamenti climatici, dell’occupazione e della riduzione delle disparità".

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